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Il day-12 del torneo di Wimbledon 2022, inizialmente dedicato alle semifinali maschili, si è trasformato nel giorno ‘della’ semifinale maschile. Il forfait di Nadal ha infatti privato gli spettatori di un match (e che match!) lasciando a Djokovic e Norrie il compito di aprire e chiudere il programma odierno su Centre Court.
I due sono dunque scesi in campo alle ore 16:00 ed hanno dato vita a quattro set di tennis gradevole. Tolto il primo, in cui un Nole irriconoscibile ha subito un perentorio 6-2, negli altri tre non c’è stata molta storia. Djokovic ha infatti ribadito di essere superiore a Norrie (il 6-2 6-1 delle ultime Atp Finals parlava chiaro) ed è approdato in finale a Wimbledon come da pronostico. Per il serbo potrebbe essere semplicemente un’altra finale slam, l’ennesima, in realtà è la finale che lo proietta al primo posto di una speciale classifica. Si tratta infatti della trentaduesima finale in un major per Djokovic, che stacca Federer (fermo a quota 31) e diventa il tennista con più finali slam disputate nella storia. Un primato sicuramente interessante che certifica l’impatto di questo ragazzo di Belgrado su uno sport come il tennis, ma che di fatto è relativo (almeno al momento). Gli occhi di Nole sono esclusivamente sul titolo che c’è in palio domenica, quel titolo che in carriera ha già conquistato 6 volte e che vuole riabbracciare. Non considerarlo favorito sarebbe un crimine, a prescindere dall’avversario; se poi consideriamo che dall’altra parte della rete ci saranno un 27enne di Canberra alla prima finale slam della carriera, allora il pronostico è ancora di più dalla parte del serbo.
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Non si può tuttavia dire che Novak abbia già vinto. Nick Kyrgios conduce infatti 2-0 nei precedenti e non è un tipo che soffre particolarmente la pressione, anzi quando l’atmosfera si scalda si trova spesso a suo agio. Inoltre non va sottovalutato un altro dato. In virtù del forfait di Nadal, l’australiano avrà avuto ben tre giorni di riposo invece dell’uno solo di Djokovic. Ciò potrebbe non voler dire nulla, ma in una finale rischiano di essere i dettagli a fare la differenza ed è bene tenere in considerazione ogni variabile. In attesa di incontrarsi sul campo, Kyrgios ha intanto parlato del suo rapporto con Djokovic in conferenza stampa, svelando come l’ascia di guerra sia stata ormai sotterrata e la vicenda australiana (“Sono stato l’unico tennista a prendere le sue difese” ha spiegato Nick) sembra averli avvicinati (“Spesso ci messaggiamo su Instagram”).
Archiviato questo day-12 che non è stato come ci si augurava – ovvero con due semifinali maschili da leccarsi i baffi – la testa è già agli ultimi due giorni di questo unico torneo. Sabato 9 la finale femminile e poi domenica 10 l’ultimo atto, uno dei match più attesi dell’anno: la finale maschile, Djokovic vs Kyrgios.
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