L’edizione 2021 di Wimbledon prosegue senza sosta. La pioggia, che ha fatto da padrona nelle prime due giornate, lascia spazio allo spettacolo dell’evento tennistico più riconosciuto al mondo. È la seconda giornata dedicata ai trentaduesimi di finale e ancora tanti sono gli azzurri protagonisti. Non è una buona partenza per l’Italia. Si ferma , infatti, al secondo turno il cammino di Camila Giorgi, ultima azzurra ancora presente ai Championships. La numero 1 d’Italia, al termine di una battaglia senza esclusioni di colpi, ha ceduto ad un “erbivora doc” come Karolina Muchova, diciannovesima testa di serie del seeding. Non è bastata una buona versione di Camila, che si è dovuta arrendere col seguente punteggio: 6-3 5-7 6-3 al tennis propositivo della sua avversaria e ad uno svantaggio troppo ampio nel terzo parziale, che è riuscita a colmare solamente in parte. Nel set decisivo la 29enne marchigiana è andata difatti sotto 0-4. A nulla è servito il controbreak nel quinto gioco e la palla break nel decimo, la 24enne di Olomouc è riuscita a prevalere al settimo match point. Sarà lei quindi a sfidare la finalista del Roland Garros Anastasia Pavlyuchenkova, che oggi ha sconfitto senza troppi problemi (6-3 6-3) la minore delle sorelle Pliskova, Krystina.
A riscattare la sconfitta di Camila ci ha pensato il solito Matteo Berrettini. Il numero 1 d’Italia e testa di serie numero 7 del torneo ha infatti avuto la meglio in tre set: 6-3 6-4 7-6 sul lucky loser olandese Botic Van De Zandschulp. Nonostante la vittoria in tre set, non è stato un match facile per il “big server” romano, che però appunto anche nelle fasi più complicate si è sempre fatto aiutare dalla battuta e dai primi colpi dopo di essa. In particolare nel dodicesimo game del terzo parziale, quando è stato costretto ad annullare due set point consecutivi al suo avversario. Due prime fantastiche hanno spento i sogni del talentuoso giocatore di Wageningen, autore comunque di una buonissima performance. Questa affermazione regala a Matteo il secondo sedicesimo ai Championships, in sfiderà, da netto favorito, lo sloveno Aljaz Bedene
Successivamente altra buona notizia per il tennis italiano al maschile: il successo in rimonta (4-6 6-3 7-6 6-1) di Lorenzo Sonego ai danni del colombiano Daniel Elahi Galan. Come per Berrettini, anche per l'”eroe del Foro” è stata una vittoria tutt’altro che banale a causa di un’eccellente performance da parte del 25enne di Bucaramanga. Quest’ultimo nei primi tre set è riuscito a tenere il peso di palla e i ritmi di “Sonny” ed anzi lo ha spesso messo in difficoltà. Il tie-break del terzo però ha costituito lo spartiacque decisivo in favore del tennista italiano. Per lui arriva così il primo sedicesimo di finale a Wimbledon e si troverà di fronte il sorprendente James Duckworth, che oggi ha superato in quattro parziali l’ex semifinalista del torneo San Querrey.
Tra i “big”, invece, nessuna sorpresa di rilievo. Sono arrivate le vittorie nette di Roger Federer, Alexander Zverev e Daniil Medvedev. La leggenda di Basilea ha avuto vita facile con Richard Gasquet, piegandolo in tre set e mostrando uno stato di forma migliore di quello dell’esordio. Lascia solo le briciole al francese l’uomo che ha riscritto la storia di questo torneo e ora può davvero sperare di lottare per arrivare più avanti possibile.
Il 24enne di Amburgo ha battuto con il punteggio di 7-5 6-2 6-3 il sempre pericoloso Tennys Sandgren mentre la testa di serie numero 2 del seeding ha concesso appena 7 games al più giovane del tabellone, lo spagnolo Carlos Alcaraz Garfia. Per ciò che concerne Zverev la sua è stata una partita solida, specie con la battuta. Appena 12 i punti persi in battuta da Sasha, che conferma di essere in una buona condizione psicofisica e di trovarsi a proprio agio su questa superficie. Nonostante a Church Road non sia mai andato troppo in fondo (miglior risultato quarto turno nel 2017), è giusto considerarlo quindi nel lotto dei favoriti verso la conquista del titolo.
Discorso simile per il fuoriclasse russo, bravo a gestire con scioltezza le velleità del giovanissimo iberico. Troppo ampia la differenza di esperienza e di adattabilità alla superficie fra i due. Medvedev non ha praticamente mai sofferto ed anch’egli si candida come assoluto protagonista di quest’edizione di Wimbledon. Il recente vincitore del torneo di Mallorca, infatti, pur non avendo, esattamente come Zverev, mai ottenuto grandi risultati nel Major londinese (mai oltre il terzo turno), col passare dei match appare sempre più in fiducia su questa superficie.
Prosegue con diversi intoppi, invece, il cammino del semifinalista in carica Roberto Bautista-Agut. La testa di serie numero 8 al secondo turno ha faticato oltre il previsto con il serbo Miomir Kecmanovic, prima di avere la meglio al quinto per 6-3 6-3 6-7(3) 3-6 6-3. L’equilibrio è stato il grande protagonista del match ma il top ten iberico è stato bravo a far fruttare la sua maggior esperienza nelle fasi finali della contesa. Ciò gli ha permesso di approdare al terzo turno, in cui affronterà, anche in questo caso da netto favorito, il tedesco Dominik Koepfer.