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Tutti dietro a Maverick Vinales. Non ce n’è per nessuno in qualifica ed è lo spagnolo a risorgere e a far registrare il miglior tempo ad Assen, sulla storica e amatissima pista olandese scenario del nuovo weekend di MotoGP. Dopo il disastro di una settimana fa in Germania, arriva la pole numero tredici per Maverick, la ventiquattresima in tutte le classi, ma il dato che balza più all’occhio è che si tratta della prima di quest’anno per chi ha vinto la gara d’esordio senza poi più riuscire a brillare. Una Yamaha che ha mostrato grandi passi avanti anche con il solito Fabio Quartararo che ottiene il secondo tempo ed è un ottimo viatico per domani, dove l’obiettivo numero uno è quello di non disperdere quanto ottenuto oggi, come per la verità quest’anno è accaduto talvolta agli alfieri della casa di Iwata, in particolare a Vinales. La Ducati, a ogni modo, c’è: Johann Zarco e Pecco Bagnaia a sorpresa sono dovuti passare dal Q1, venendo promossi entrambi: i due piloti in lotta per il titolo Mondiale poi proseguono unite le proprie strade nel Q2, visto che il francese resta in piena corsa per la pole ma si accontenta della quinta posizione, mentre l’italiano balza addirittura terzo.
Su Valentino Rossi, stavolta, niente da dire: centra il pass per il Q2 già nelle prove e dunque l’obiettivo minimo lo centra. Peccato però che poi però manca lo spunto e il feeling giusto con la sua Yamaha e non si va oltre il dodicesimo posto che lo costringerà a una gara complicata ma con l’obiettivo quantomeno della top-10. Dopo l’exploit nella “sua” Germania, Marc Marquez sembra invece tornato a faticare. Non solo coi tempi, alti e che lo costringono al Q1, ma anche con una serie di cadute per fortuna senza conseguenze ma che lo costringono a un weekend in salita. Ventesima casella per lo spagnolo della Honda, per il quale quanto accaduto domenica scorsa sembra forse un risultato sorprendente ma difficilmente replicabile.
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