Di piloti forti, fortissimi, ce ne sono stati tanti, e tanti altri ne arriveranno. Tanti record verranno battuti in futuro, ma difficilmente la MotoGP vedrà di nuovo un personaggio come Valentino Rossi, celebrato dal mondo intero nel giorno del suo ritiro come, finora, nessun altro dei suoi colleghi. Al Gran Premio di Valencia, tutti i colleghi e addetti ai lavori si preparano a salutare il Dottore nel giorno della sua ultima gara, che arriva ben 26 anni dopo l’esordio nel Motomondiale datato 1996. Basterebbe questo a spiegare come mai il ragazzo (che ragazzo non è più) di Tavullia è un gradino sopra ogni altro rivale affrontato in carriera. Tanti suoi fan, nel giorno del suo approdo nel campionato, non erano ancora nati. Altri erano piccolissimi, altri sono cresciuti assieme a lui, lo hanno visto nei momenti di luce e in quelli di buio.
Ci sono però anche i numeri pazzeschi fatti segnare da Valentino in questi decenni, a certificare il suo status nel motorsport, ma anche nello sport in generale. Nove titoli mondiali, in quattro categorie diverse (125, 250, 500 e poi la neonata MotoGP), 199 podi (numero che lascia l’amaro in bocca, ma chissà che oggi non possa arrivare l’impresa). Successi ovunque, ben dieci sulla pista di Assen, località di cui è diventato cittadino onorario dopo il raggiungimento della doppia cifra.
Ma ci sono anche gli attestati di stima dei nomi più importanti dello sport mondiale come Roger Federer, Michael Jordan, Diego Armando Maradona, e tanti altri che lo hanno preso come modello pur praticando discipline di tutt’altro tipo. Non solo sportivi, però: “Valentino Rossi mi ricorda Alessandro Magno, ha il gusto dell’eterna giovinezza e quello della scoperta” – disse un giorno Lucio Dalla, storico cantautore bolognese. Non sono solo le prodezze in pista a fare di Valentino Rossi una leggenda, ma anche il suo atteggiamento, la sua personalità, il suo sorriso che contagia. “Non mi piace essere triste. Anche se sarà il giorno del mio ritiro, voglio divertirmi“ – ha affermato Rossi pochi giorni fa a Valencia. E allora divertiamoci, per l’ultima volta, assieme a Valentino.