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Novak Djokovic sconfigge in quattro set Matteo Berrettini e approda in semifinale agli Us Open 2021. Prosegue il cammino verso il Grande Slam per il numero uno al mondo, a sole due vittorie da un risultato storico. Si ferma ai quarti di finale la corsa dell’azzurro, protagonista di uno splendido primo set ma poi costretto ad arrendersi allo strapotere del suo avversario. 5-7 6-2 6-2 6-3 il punteggio dell’incontro, maturato dopo tre ore e mezza di gioco che regala al serbo la semifinale contro Alexander Zverev. Di seguito la cronaca della sfida.
COME SEGUIRE LA SEMIFINALE DJOKOVIC-ZVEREV
Primo set molto equilibrato e giocato ad un’intensità incredibilmente alta. Fin da subito i giochi si rivelano molto combattuti e le palle break non mancano da entrambe le parti. Nonostante delle percentuali non indimenticabili, quando c’è da alzare il livello Djokovic risponde presente. Non a caso annulla due chance di break con altrettanti aces e, più in generale, sale in cattedra quando sta attraversando dei momenti in difficoltà. Non è da meno l’azzurro, che ribadisce di essere in partita e di volersela giocare quando conquista un infinito sesto gioco, cancellando due palle break. Dopo ben 50 minuti il punteggio recita ancora 3-3 ed i due protagonisti non smettono di dare spettacolo. Alla fine, come accaduto a Wimbledon, è l’azzurro ad avere la meglio. Uno splendido passante di dritto gli regala il break e l’opportunità di servire per chiudere sul 6-5, un errore di Djokovic al quarto set point gli consegna invece il parziale per 7-5 dopo 78 minuti di gioco. Nonostante il set di vantaggio, però, le statistiche non sorridono a Matteo. Basti pensare che in stagione Djokovic si è trovato in svantaggio di un set in ben 9 occasioni negli slam ed è sempre uscito vincitore.
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Completamente differente il secondo parziale, con il serbo che non si lascia scoraggiare da quanto accaduto bensì reagisce e mette sotto scacco il suo avversario. Perfetto al servizio, Nole può concentrarsi sui game di risposta e creare più di qualche grattacapo a Berrettini, incapace di ripetersi ai livelli del set precedente. Il primo break arriva nel quarto gioco, mentre Matteo si salva nel sesto, annullando ben cinque palle break (di cui tre consecutive). Purtroppo però si tratta solo di posticipare il secondo break, che arriva sul 5-2. Qualche errore di troppo condanna l’azzurro, che capitola dopo 43 minuti di gioco. Un set pari sull’Arthur Ashe Stadium, dove gli spettatori non si stanno assolutamente annoiando.
Con il passare dei minuti le cose non migliorano per Berrettini, subito in svantaggio di un break nella terza frazione e vittima di un calo fisico abbastanza evidente. Se poi dall’altra parte della rete c’è il giocatore più forte del pianeta, capace di inventarsi colpi straordinari, ecco che diventa una vera e propria mission impossible. Nonostante i demeriti di Matteo, a fare la differenza è la risposta di Djokovic, che sale in cattedra e monopolizza lo scambio. Il set rischia di prendere una piega simile al precedente quando il serbo si procura una palla break sul 4-1. Tuttavia Berrettini si aggrappa al servizio e si tira fuori dai guai, evitando un passivo eccessivamente pesante. Nel gioco seguente la palla break è addirittura per il romano, ma Novak gioca troppo bene e sale 5-2 meritatamente. Emblematico l’ottavo gioco, in cui Djokovic risponde in maniera divina e, grazie a quattro punti uno più bello dell’altro, ottiene il break ed il set. 6-2 in 47 minuti ma una differenza in campo piuttosto netta. Eloquente anche il dato sugli errori gratuiti (3 vs 12).
Il copione non accenna a cambiare neppure nel quarto set, non a caso il serbo inizia subito nel migliore dei modi e strappa la battuta al suo avversario. Berrettini prova a metterci una pezza, ma se tenere il servizio non è impossibile, lo è invece azzardare un contro-break. Nonostante qualche errore Djokovic si conferma molto solido e tiene a debita distanza il suo avversario, concedendogli il meno possibile. Alla fine sarà proprio il break in avvio a fare la differenza ed a consegnare a Nole il set, quindi il match e l’accesso in semifinale. 6-3 lo score dell’ultimo set, durato 42 minuti. Berrettini saluta a testa alta, ma contro questo Djokovic sulla lunga distanza è pressoché impossibile vincere (non a caso non ci è ancora riuscito nessuno quest’anno).
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