“Siamo al timone di uno sport nel quale un gran numero di persone vive e respira che è stato messo a terra da questo avversario invisibile. È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo. La salute dei tifosi, dello staff e dei giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e in questo spirito, la UEFA ha presentato una gamma di opzioni in modo che le competizioni possano finire in questa stagione in sicurezza e sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi nel calcio europeo. C’era un vero spirito di cooperazione con tutti, hanno capito che dovevano sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato”. Queste le dichiarazioni del presidente della UEFA, Aleksander Čeferin dopo la decisione di rinviare gli Europei 2020 a giugno del 2021. Il presidente ha continuato soffermandosi sul sacrificio necessario che tutte le federazioni e la UEFA stessa hanno dovuto compiere per salvaguardare l’intero mondo del calcio, dai calciatori, ai dirigenti, ai tifosi: “Era importante che, in quanto organo di governo del calcio europeo, la UEFA guidasse il processo e facesse il più grande sacrificio. Lo spostamento di EURO 2020 ha un costo enorme per la UEFA, ma faremo del nostro meglio per garantire che i finanziamenti fondamentali per il calcio di base, il calcio femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 paesi non siano interessati”.
Disputare gli Europei a porte chiuse sarebbe stato come voltare le spalle a questo sport: “Il calcio è una forza edificante e potente nella società. Il pensiero di celebrare un festival paneuropeo del calcio in stadi vuoti con curve deserte mentre il continente si trova a casa in isolamento è un qualcosa senza gioia e non avremmo potuto accettare di celebrare il 60° anniversario della competizione in questo modo”. Infine Čeferin ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno preso parte all’incontro: “Vorrei ringraziare l’Associazione europea dei club, le leghe europee e FIFPro Europa per l’ottimo lavoro svolto oggi e per la loro collaborazione. Vorrei anche ringraziare dal profondo del mio cuore le 55 associazioni nazionali, i loro presidenti e segretari generali, e i miei colleghi del Comitato esecutivo per il loro sostegno e decisioni sagge. Vorrei anche ringraziare Alejandro Dominguez e CONMEBOL, che hanno deciso di spostare la Copa America 2020 di CONMEBOL. Questi sforzi congiunti e soprattutto questa decisione coordinata e responsabile, sono profondamente apprezzati da tutta la comunità calcistica europea. E infine, vorrei ringraziare la FIFA e il suo presidente, Gianni Infantino, che ha indicato che farà tutto il necessario per far funzionare questo nuovo calendario. Di fronte a questa crisi, il calcio ha mostrato il suo lato migliore con apertura, solidarietà e tolleranza.”