Le pagelle della nona tappa del Tour de France 2024, la Troyes-Troyes di 199 chilometri. Frazione scoppiettante e piena di emozioni, caratterizzata da 14 settori sullo sterrato che hanno favorito numerosi attacchi, anche da parte dei big. Il successo va a Anthony Turgis, che trionfa in una volata a ranghi ristretti regolando i compagni di fuga Pidcock e Gee. Pogacar ed Evenepoel ci hanno provato a più riprese, mentre Vingegaard si è difeso alla grande in un tracciato non suo. Rimane tutto invariato per quanto riguarda la classifica generale, con lo sloveno della Uae Team Emiratessempre al comando.
Tappa: voto 10 – Frazione spumeggiante, la migliore di questa Gran Boucle finora. 199 km che hanno tenuto gli appassionati incollati allo schermo per tutta la durata del percorso. Tappa che ha ricordato una classica del nord, da riproporre in futuro.
Anthony Turgis: voto 9 – Il francese della TotalEnergies è bravo ad inserirsi nella fuga giusta, e a crederci anche dopo che Pogacar ed Evenepoel si erano riportati sulla testa della corsa. Turgis rimane silente davanti, non si fa vedere troppo ma esce nel finale, piazzando la zampata che gli vale la prima vittoria in carriera alla Grand Boucle.
Jasper Stuyven: voto 8 – Il vincitore della Milano-Sanremo 2021 si trova a suo agio in un percorso di questo tipo da classica, e lo dimostra alla grande. Nel finale piazza una fucilata delle sue che sembrava potergli dare la vittoria di tappa, ma viene raggiunto solo nell’ultimo chilometro e dice addio ai sogni di gloria.
Derek Gee: voto 8 – Il canadese della Israel-Premier Tech è uno dei più attivi davanti: è tra gli ispiratori della fuga e ce la mette tutta anche quando Stuyven sembrava ormai andato. Alla fine viene beffato solo da Turgis e Pidcock, più veloci di lui in una volata a ranghi ristretti.
Tadej Pogacar: voto 8 – La maglia gialla ha una sola parola nel suo vocabolario: attaccare. Anche oggi il fuoriclasse sloveno non lesina gli sforzi e ci prova diverse volte sullo sterrato, mettendo alla prova la gamba dei rivali e dimostrando di essere in palla. Alla fine non guadagna nulla sugli altri big, ma ha dato un’ulteriore prova di forza.
Remco Evenepoel: voto 7 – Il belga ha dato un’altra dimostrazione di avere una gamba notevolissima. L’attacco ai 75 km dal traguardo sullo sterrato ha fatto vedere di che pasta è fatto, anche se in un paio di altre occasioni si è fatto sorprendere sullo sterrato. Sul piano però non ha rivali ed è sempre riuscito a ricucire gli strappi: non sarà facile liberarsi di lui.
Jonas Vingegaard: voto 7 – Oltre 100 km con la bici non sua per il due volte campione in carica, che si difende con le unghie e con i denti. Sfruttando anche il grande lavoro dei compagni di squadra, Laporte e Jorgenson su tutti, il danese rimane sempre incollato a Pogacar e alla fine non perde nulla in classifica generale.
Mathieu van der Poel: voto 6 – Il campione del mondo fa il compitino, in una tappa che sembrava cucita su misura per lui. Tutti si aspettavano un suo attacco e invece fa come Godot: un settore di sterrato dopo l’altro e l’attacco non arriva mai, e alla fine chiude fuori dalla top10. In ottica Olimpiadi di Parigi 2024 però può solo crescere.