Prosegue il caos attorno all’Olimpiade di Tokyo 2020. Mentre si avvicina sempre più l’ipotesi dello slittamento, tante Federazioni hanno alzato la voce tra chi ha esternato dubbi e perplessità e chi a priori ha già detto che non invierà alcun atleta in questa situazione complessa in piena emergenza coronavirus. “Se l’Olimpiade è universale, ci deve essere tutto il mondo – ha affermato il presidente Fip Gianni Petrucci ai microfoni di Sky Sport 24 – Dopo 14 anni da presidente del Coni e tanti anni da dirigente, passo quasi come quello che non vuole le Olimpiadi. Io le voglio ma cosa è un’Olimpiade senza le squadre migliori o senza alcuni atleti di vertice? L’errore è non ascoltare le federazioni nazionali“. “Qui parliamo di vite umane – ha aggiunto Petrucci -. Sono in imbarazzo per la pallacanestro, su come e quando far riprendere il campionato. Parlo con tutte le squadre, con le rappresentative, ho parlato con Garbajosa, con i giocatori italiani dell’Nba, ci sono difficoltaà oggettive. Si tratta di una pandemia che difficilmente in 3-4 mesi potrà essere debellata. Capisco anche gli atleti, i loro sogni, ma c’è la vita umana che viene prima“.