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“Siamo partiti da un presupposto che è sacro: la prima cosa è la salute. Dopodiché mantenere un coordinamento univoco sia sotto il profilo degli atti, della comunicazione. Rispetto religioso della salute di tutti, dopodiché si naviga a vista, è uno slogan che ho adottato da qualche settimana“. Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante il suo intervento in onda a Sky Sport 24. Il numero uno dello sport italiano si è complimentato con il presidente del Cio Thomas Bach per aver ribadito la volontà di proseguire, al momento, con la preparazione per Tokyo 2020 dicendo agli atleti di ‘continuare a prepararsi per i Giochi‘. “Mi ha fatto un piacere enorme perché Bach ha avuto un esplicito e unico riferimento alla situazione dell’Italia – ha dichiarato Malagò –, ho preso la parola per primo e gli ho raccontato che quello che stiamo facendo con lo sport è una cosa giusta e tutti alla spicciolata ci stanno venendo dietro. Ci sono ancora alcuni paesi che non hanno ancora chiuso del tutto o che hanno chiuso ma che hanno ancora qualche difficoltà“.
PERCEZIONE DELL’EMERGENZA NEL MONDO – “In questo momento c’è grandissima compattezza anche se da molti è stato sottovalutato il problema, c’è anche uno sfogo di Dorothea Wierer contro l’IBU. E di contro anche quello che è successo a Londra è stato a dir poco imbarazzante. Qualcuno ha gareggiato anche a comunicato già ufficializzato, non avete idea di che problemi ci sono. È chiaro che qualche eccezione c’è stata ma a livello di Comitati Olimpici oggi siamo tutti allineati. Ci sono dei principi fondamentali da rispettare: da qui a quando? Questo non lo sa nessuno e Bach qui è stato molto chiaro”
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NESSUNA DEADLINE PER I GIOCHI – “Non c’è una deadline e non ci potrà essere, ma bisogna andare con il buon senso. È quasi aritmetico, è lo stesso discorso che sta succedendo col mondo del calcio per la riprogrammazione dei calendari. È chiaro che oltre una certa data non puoi andare. E dunque, nella testa di chi conosce il nostro mondo non penso che puoi andare oltre l’ultima settimana di maggio e la prima di giugno. Poi se c’è un peggioramento o un miglioramento tutto questo può essere modificato“.
GRAVINA, SPADAFORA E LA GIUNTA DEL 26 MARZO – “Sembra molto lucido il crono-programma del presidente Gravina e c’è anche un gruppo di tecnici che sta studiando tutti gli incastri anche se a dire la verità qualche incastro non può essere effettuato con gli impegni europei. Sulle date citate da Spadafora anche qui c’è un grande senso di responsabilità. Da una parte si dice che se certi comportamenti e certe abitudini non possono essere adottate saremo costretti a prendere provvedimenti più drastici. Ma dall’altra dice che se tutto funziona dal 3 maggio si può riprendere a giocare. Si vede, nella complicazione generale, una luce in fondo al tunnel. La giunta straordinaria del 26 marzo? Siamo felici che partecipi il ministro Spadafora. Saremo tutti collegati in tele-conferenza, da qui al 26 vedremo cosa dovremo sostenere e dire“.
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