“Tokyo 2020? Sto aspettando col cuore in mano“. Federica Pellegrini, ospite via Skype di ‘e poi c’è Cattelan Alive’, parla così sull’evoluzione dell’emergenza coronavirus che potrebbe portare allo slittamento/rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. “In questi giorni parlare di qualcosa che non sia la salute delle persone sembra quasi fuori luogo – ha dichiarato Pellegrini – ma per un atleta che si è allenato per quattro anni e si vede sfuggire forse le Olimpiadi di mano…“. C’è tanta indecisione sul futuro della rassegna a cinque cerchi: “Non si sa ancora niente – ha ribadito la Divina – Ci sono tre scenari: il rinvio di qualche mese, di un anno, oppure ci convocano lì 15 giorni prima. Altri quattro anni non ce la farei, se i Giochi fossero rinviati di un anno terrei botta“. E sulla possibile convocazione di tutti gli atleti a due settimane dall’esordio olimpico: “Sarebbe un problema: gli atleti del nuoto sono tanti e avremmo al massimo due vasche da 50 metri a disposizione“.
In questo periodo di stop c’è da tener conto anche della forma psico-fisica di tutti gli atleti: “Questa settimana avremmo dovuto avere la qualificazione olimpica a Riccione, invece simuleremo le gare nella nostra piscina: ci mettiamo il costume da gara e facciamo come fossero competizioni normali. Non c’è adrenalina, sei un po’ da solo e ti manca un po’ tutto, però è giusto vedere a che punto siamo con gli allenamenti, in attesa di vedere cosa ci dicono per le Olimpiadi“. Su Instagram Fede ha inoltre condiviso il 53.6 registrato nei 100 stile libero alla piscina del Centro sportivo Alberto Castagnetti: “Gli atleti di interesse nazionale, strutture permettendo, possono allenarsi, essendo questo il nostro lavoro e non potendolo fare da casa“.