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Il sogno Olimpiadi Tokyo 2020 per Alex Schwazer è praticamente svanito. Il Tribunale Federale svizzero non ha infatti concesso la sospensione della squalifica di otto anni che gli avrebbe permesso di poter prendere parte alla rassegna a cinque cerchi giapponesi che prenderà il via il prossimo 23 di luglio. Lo apprende la redazione di Sportface.it da fonti vicine al marciatore. La squalifica era stata inflitta dal Tas, nel corso delle Olimpiadi di Rio ad agosto 2016, ma un’ordinanza del Gip di Bolzano aveva scagionato Schwazer dalle accuse di doping, puntando il dito contro World Athletics e Wada per delle presunte scorrettezze nella gestione del caso. E facendo riaccendere la speranza di poter partecipare ai Giochi Olimpici. Ma il Tribunale Federale svizzero ha dato, probabilmente, la mazzata definitiva. Il Tribunale federale svizzero fisserà poi l’udienza per discutere nel merito il ricorso di Schwazer, quando però per il marciatore non ci sarà comunque più la possibilità di iscriversi ai Giochi. Al marciatore azzurro rimarrebbe l’ultima, disperata, carta di ricorrere alla Corte europea per i diritti dell’uomo ma i tempi sono molto stretti. E Tokyo si allontana in maniera definitiva.
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chwazer: Donati, “Alex voleva fare la sua ultima Olimpiade” = (AGI) – Bolzano, 14 mag. –
L’allenatore del marciatore azzurro, Sandro Donati, ha espresso tutta la propria delusione nel corso di un’intervista all’AGI: “Alex spingeva per fare la sua ultima Olimpiade, non lo abbiamo lasciato solo anche se per mio conto questo procedimento non doveva essere fatto, come non doveva essere fatto nemmeno quello nel 2016 a Rio de Janeiro”. Donati ha iniziato ad allenare Schwazer l’1 aprile del 2015, mentre l’atleta stava ancora scontando la squalifica di 4 anni a seguito della positività al doping emersa a fine luglio del 2012 dopo un controllo avvenuto a Oberstdorf in Germania.
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