Due mesi e mezzo fa cominciava il 2020, l’inizio di un nuovo decennio accolto con entusiasmo da tutto il mondo. Sembra passato un secolo. La rapida diffusione del coronavirus, ora dopo ora, giorno dopo giorno, è entrata a far parte della nostra vita sino ad arrivare ad un punto di non ritorno: la quarantena. Città chiuse con il lucchetto, stare a casa per cercare di arginare numeri impietosi, bollettini di guerra che si susseguono in Italia, in Europa e nel Mondo. Si è fermato tutto: lo sport non ha fatto giustamente eccezione. In questi giorni si sta svolgendo il preolimpico di boxe a Londra, l’ultimo evento di un certo rilievo nel vecchio continente. Per il resto è tutto fermo: nonostante ciò la redazione di Sportface.it continua a tenervi compagnia, se possibile, raddoppiando gli sforzi e l’impegno: perché adesso è il momento di leggere una notizia in più, una storia del passato, un video che possa far scattare anche solo un sorriso.
Dai flash mob che ormai quotidianamente animano i balconi di tutta Italia, alla situazione legata all’emergenza sanitaria oltre che alla ricalendarizzazione di tutti gli eventi sportivi: campionati fermi, Europeo di calcio che rischia di slittare al 2021 e le qualificazioni olimpiche in vista dei Giochi di Tokyo che sono un rebus. Già, lo sport: troppo spesso il suo ruolo è stato sottovalutato. Lo sport è stato capace di evitare guerre, di riunire popoli, di annullare le distanze. Ieri sera, il primo sabato di quarantena, milioni di persone hanno rivisto e commentato sui social la finale del Mondiale di calcio del 2006, la storica partita tra Italia e Francia. Quella Nazionale partì per la Germania mentre in Italia scoppiava “Calciopoli”, sotto assedio, come nel 1982, gli azzurri riuscirono a trionfare. Adesso non è certamente una partita di pallone, in ballo c’è la salute di tutti, ma proviamo a stare vicini, anche se lontani, proviamo a risorgere assieme. E la redazione di Sportface.it proverà a farvi compagnia. Oggi più di prima.
