[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
“Tifosi negli stadi a gennaio? Lo escludo. I tifosi sperano di poter riprendere i propri hobby, ma noi al governo dobbiamo decidere una scala di priorità. Anche se sono meno persone, si tratta comunque di 20 mila persone che vanno nella stessa direzione e vanno controllate. Bisogna organizzare i trasporti. In questo momento non è una cosa priorità rispetto alla riapertura delle scuole. Ovviamente spero che i tifosi possano tornare allo stadio il prima possibile”. Lo ha detto il Vincenzo Spadafora in un’intervista ai microfoni della trasmissione “Agorà” su Rai Tre. Il Ministro dello Sport ha spento le speranze di chi sarebbe voluto vedere gli stadi parzialmente aperti già dal primo mese del 2021.
“Gli impianti da sci? Mi auguro che prima del 7 febbraio possa esserci una riapertura degli impianti – ha aggiunto Spadafora parlando di un altro tema caldo -. Il Cts ha chiesto una correzione dei protocolli piuttosto che una bocciatura delle linee guida. Dobbiamo vedere in termini di contagi che dati avremo a gennaio. Spero che prima dei Mondiali di Cortina si possa dare un segnale importante da questo punto di vista. I ristori sono doverosi. A gennaio faremo un ulteriore decreto sui ristori. Finché saremo costretti a tenere chiuse certe attività saremo costretti a provvedere con dei ristori. La verità è che non siamo ancora usciti dalla crisi. C’è bisogno di qualche mese per uscirne. Sono convinto però che entro fine gennaio anche le attività sciistiche potranno riprendere”.
“Palestre? Avevamo disposto prima delle chiusure di ottobre un protocollo molto stringente, e molte palestre avevano anche fatto investimenti per adeguare le palestre – ha detto il Ministro -. L’obiettivo della riapertura a fine gennaio? E’ raggiungibile, ma dovremo vedere i dati. Riaprire palestre e piscine a fine gennaio con molte restrizioni è un obiettivo assolutamente possibile”.
In chiusura qualche parola sulle possibili sanzioni al Coni: “Malagò ritiene che il Coni non abbia quell’autonomia che tutti i comitati olimpici devono avere. In parte quello che dice è vero, ma noi avevamo presentato decreti di riforma dello sport, tra cui uno sulla governance del mondo dello sport. Questo decreto conteneva misure che davano piena autonomia al Coni. Le forze politiche hanno deciso di non approvare quel decreto, ma io sono pronto a riproporlo”.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]