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“È un trionfo dedicato all’Italia, un bel momento da regalare al mio Paese che sta vivendo un momento di difficoltà, spero di avere portato un pizzico di serenità“. Michela Moioli trionfa ancora e a Veysonnaz conquista la terza Coppa del Mondo della sua carriera: un successo dedicata all’intera Italia alle prese con l’emergenza coronavirus. “Non potevo concludere meglio – spiega la bergamasca ai microfoni Fisi –. Sapevo di avere la coppa in mano, ma ci tenevo a finire in crescendo, e vincere per tutta la mia gente. E’ stata una finale molto dura e spettacolare, sono dispiaciuta che molte atlete non fossero presenti, questa Coppa del mondo la considero come la mia terza figlia, sognata nell’intera stagione, ad ogni gara“.
Un piccolo rewind della sua stagione: “Il miglior momento dell’anno è stato a Cervinia, quando ho vinto davanti ai miei familiari e ai miei tifosi e amici. I giorni più difficili sono stati quelli in cui sono stata costretta a rimanere lontana i miei affetti a causa di quanto sta succedendo e quando ho rischiato di non correre settimana scorsa a Sierra Nevada”. E la chiusura: “Invito i miei connazionali a tenere duro, stavolta non mi commuovo perché noi siamo più forti“.
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