Nonostante la pesante assenza di Matteo Berrettini, dodici mesi dopo l’Italia può vantare un altro tennista azzurro ai quarti di finale di Wimbledon. Si tratta di Jannik Sinner, che grazie alla vittoria in quattro set ai danni di Carlos Alcaraz ha potuto proseguire il suo cammino ai Championships.
Successo fantastico per Jannik, che scendeva in campo sfavorito e che sull’erba non aveva mai vinto una partita prima di questa settimana. Ha invece scelto proprio Wimbledon per brillare e sfoggiare tutto il suo talento, malgrado una superficie come l’erba che in teoria non si sposa benissimo col suo gioco. Sinner l’ha fatto disputando (e vincendo) una partita intelligente, in cui è stato bravo a non avere fretta ed a sfruttare i punti deboli del suo avversario. Ad impreziosire questa vittoria, il fatto che abbia avuto bisogno di ben cinque match point prima di poter esultare ma soprattutto un set in più del previsto. E’ nella quarta frazione che è infatti emersa la solidità mentale dell’altoatesino, bravissimo a reagire dopo un terzo set perso sul filo del rasoio ed a tenere a bada lo spagnolo, che sembrava avere l’inerzia del match dalla sua parte.
Sinner accede per la prima volta ai quarti di finale di Wimbledon (è il più giovane da Kyrgios nel 2014) ed è appena il sesto italiano di sempre a riuscire in un’impresa simile. Come se non bastasse, si aggiudica il primo round a livello slam della rivalità con Alcaraz destinata a caratterizzare i prossimi decenni. Come se non bastasse, Jannik e Carlos hanno offerto uno spettacolo fantastico, senza ricorrere ad espedienti come quelli di Kyrgios e Tsitsipas, dimostrando enorme maturità. Il percorso dell’azzurro sembra ora destinato a volgere al termine vista la presenza di Djokovic nei quarti. Sognare però non costa nulla ed avere fiducia in un talento puro e cristallino come quello di Jannik è un imperativo.
L’altro match di giornata che tutti attendevano, quello tra Djokovic e Van Rijthoven, è terminato come da pronostico. A causa del coprifuoco, i due giocatori hanno rischiato di dover tornare negli spogliatoi e rimandare la fine del match a domani, ma il serbo ha schiacciato sull’acceleratore, dominando gli ultimi due set. Un match che ci ha detto che l’olandese può giocarsela eccome a certi livelli e che la classifica attuale non gli appartiene affatto (figuriamoci quella prima della vittoria a Rosmaelen). Tale incontro ci ha inoltre confermato il fatto che Djokovic stia molto bene, ma che basta un attimo di disattenzione per ritrovarsi in una situazione sfavorevole. Dopo le passeggiate contro Kokkinakis e Kecmanovic, è arrivato un altro set perso (dopo quello al debutto contro Kwon), accompagnato alla consapevolezza di dover essere sempre centrato per evitare brutte sorprese. Detto ciò, alla lunga Nole ha prevalso senza grosse difficoltà, staccando il pass per i quarti; fatto sta che Van Rijthoven ha ribadito di che pasta è fatto e sicuramente lo rivedremo ad alti livelli nel prosieguo della stagione.
Delineato infine l’altro quarto di finale della parte alta del tabellone, dove si affronteranno Cameron Norrie e David Goffin. Entrambi hanno eliminato un tennista statunitense, ma l’hanno fatto in maniera molto diversa: il britannico ha superato in tre set Paul, cedendo una sola volta il servizio e non disputando neppure un tie-break; il belga ha invece impiegato cinque set per battere Tiafoe in quello che è stato il match più lungo del torneo. Norrie è avanti 1-0 nei precedenti, ma il match si preannuncia molto equilibrato.
A livello femminile, infine, sono due in particolare i risultati da tenere d’occhio. Il primo è il successo di Ons Jabeur, favorita indiscussa della parte bassa del main draw, che nonostante la tensione è riuscita ad avere la meglio di Elise Mertens. Il secondo è il clamoroso ko di Jelena Ostapenko, che ha gettato alle ortiche una clamorosa occasione (con tanto di due match point non sfruttati) arrendendosi in rimonta alla tedesca Maria. Quest’ultima contenderà un posto in semifinale alla connazionale Niemeier, che prima di questo torneo non aveva mai vinto un match a livello slam. Jabeur se la vedrà invece contro la ceca Bouzkova, mina vagante del tabellone e giocatrice da non sottovalutare per nessuna ragione.