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Fabio Fognini e Casper Ruud come da previsione hanno raggiunto gli ottavi di finale del Roland Garros 2021 e l’azzurro proverà a prendersi la rivincita dei quarti di Montecarlo? Nient’affatto. Agli ottavi di finale ci vanno un perfetto Federico Delbonis (prima volta per lui in un Major) ed un eroico Alejandro Davidovich-Fokina, che era giunto così avanti in uno Slam solo agli Us Open dello scorso anno. Sarà la prima sfida tra loro ed in palio c’è un pesantissimo primo quarto di finale in carriera in un torneo di questa portato.
Tornando un attimo a quanto successo nella giornata odierna non si può non sottolineare la solidità da fondocampo del 30enne di Azul. A ciò bisogna aggiungere le traiettorie insidiose del suo servizio mancino, tanto sgraziato quanto efficace, che hanno “demolito” la resistenza di un Fognini davvero poco ispirato. Tanti gli errori dell’azzurro, in particolare con il suo colpo migliore: il rovescio. 6-4 6-1 6-3 il punteggio finale che descrive appieno quanto appena descritto.
Decisamente più complesso, per usare un eufemismo, è stato invece l’approdo al quarto turno di Parigi del classe ’00 spagnolo. Oltre quattro ore e mezza di battaglia e continui capovolgimenti di fronte hanno una caratterizzato la sfida, in cui non è mancato lo spettacolo. Il risultato finale, 7-6(3) 2-6 7-6(6) 0-6 7-5, indica perfettamente l’andamento ondivago del match e la gran capacità del giovane iberico nel vincere i parziali combattuti.
Nessuna sorpresa, al contrario, nell’altro ottavo di finale riferito a quello “spicchio” di tabellone. I protagonisti saranno, infatti, Alexander Zverev e Kei Nishikori. Il numero 6 del mondo ha vissuto nel secondo set (sotto 3-5 40-0) un unico momento di difficoltà nel match con il sempre ostico Laslo Djere, sconfitto tuttavia per 6-2 7-5 6-2. L’ex top 5 nipponico ha invece usufruito del ritiro del qualificato Henri Laaksonen dopo aver vinto 7-5 il primo parziale. Sarà la terza sfida nell’ultimo mese fra il 24enne di Amburgo e classe ’89 di Matsue. Il campione in carica di Madrid ha vinto contro l’ex top 5 nipponico sia nella Capitale spagnola (in modo netto) che a Roma (recuperando un break di svantaggio nel terzo). Anche qui a Parigi, perciò, sarà l’ovvio favorito della contesa. Nishikori, infatti, pur preservando preziose energie nel match di terzo turno, ha sofferto tantissimo nei primi due turni con Alessandro Giannessi e Karen Khachanov, palesando una condizione generale tutt’altro che ottimale. Se a ciò ci si aggiunge uno Zverev, che, dopo la sofferenza iniziale con il connazionale Oscar Otte, sembra esser tornato ad esprimere un ottimo tennis, beh diventa difficile prevedere un esito diverso dal successo del teutonico.
Un risultato differente rispetto alla sua “personalissima tradizione” parigina lo ha ottenuto il numero 2 del mondo Daniil Medvedev. Il fuoriclasse russo nelle precedenti partecipazioni non aveva difatti mai vinto un match al Roland Garros, quest’anno ha invece raggiunto gli ottavi di finale e li ha raggiunti senza alcun problema. Al terzo turno il 25enne moscovita ha battuto in un match senza storia (6-4 6-2 6-4) il big server stelle e strisce Reilly Opelka. L’unico momento di difficoltà il finalista degli Australian Open lo ha vissuto ad inizio incontro, quando si è trovato sotto di un break. Dopo averlo recuperato, Daniil ha tuttavia preso il controllo della partita contro un avversario poco consistente anche con il suo miglior colpo, il servizio. Questo tranquillo successo lo proietta, da favorito, alla sfida con il cileno Cristian Garin, che pur non mostrando la miglior versione di sé stesso raggiunge il suo primo ottavo di finale in uno Slam e lo fa grazie alla vittoria per 6-1 5-7 6-2 6-2 sullo statunitense Marcos Giron, 84esimo del ranking mondiale.
In serata infine è arrivata l’affermazione della testa di serie numero 5 della rassegna transalpina: Stefanos Tsitsipas. Uno dei principali candidati al titolo ha sconfitto in quattro set (5-7 6-3 7-6 6-1) al termine di una sfida molto intrigante il sempre pericoloso John Isner, autore di una ottima partita soprattutto col suo colpo principale: il servizio. Il greco, tuttavia, ha dimostrato ancora una volta perché è il numero 1 della Race. La sua capacità di abbinare potenza, precisione e solidità con entrambi I fondamentali è unica. Ciò lo rende in questo momento, al pari di Djokovic e Nadal, il giocatore più complicato da battere sul circuito. Ora, in ottavi, il numero 5 del mondo si troverà di fronte un altro giocatore molto ostico: lo spagnolo Pablo Carreno-Busta, oggi vincitore in tre set (6-4 6-4 6-2) sul sorprendente, quantomeno su questa superficie, Steve Johnson.
Al femminile, invece, spicca ovviamente il dodicesimo approdo in ottavi di finale da parte di Serena Williams. La leggenda statunitense non aveva un impegno semplice contro la connazionale Danielle Rose Collins, soprattutto in virtù delle prove offerte con la Begu e con Buzarnescu. Tuttavia la 23 volte vincitrice Slam ha gestito abbastanza bene l’incontro, vincendolo con un doppio 6-4. Nelle undici volte in cui è approdata a questo punto del torneo, solo una volta è stata costretta a uscire di scena: nel remoto 1998 quando a batteria fu la futura campionessa di quella edizione, Arantxa Sanchez Vicario. Tenterà di replicare l’”impresa” della super campionessa iberica la kazaka Elena Rybakina. La testa di serie numero 21, arrivata a Parigi senza molte certezze in un’annata per lei molto difficile, ha infatti nettamente superato (6-1 6-4) la “rientrante” Elena Vesnina, che nonostante la netta sconfitta può essere comunque soddisfatta di aver vinto un match dopo la lunga assenza dovuta alla maternità. Inoltre l’ex numero 13 del mondo, anche con un po’ di fortuna per il forfait di Petra Kvitova, può gioire per aver passato due turni in uno Slam a quasi quattro anni di distanza dall’ultima volta (Us Open 2017).
Prosegue a gonfie vele anche il cammino di Victoria Azarenka. L’ex numero 1 del mondo e semifinalista nel lontano 2013 ha sconfitto con un perentorio doppio 6-2 la testa di serie numero 23 del tabellone, la statunitense Madison Keys. Match senza storia, in cui la campionessa bielorussa ha dimostrato di essere molto centrata e di star bene fisicamente . Per questo è impossibile non considerarla favorita anche in ottavi di finale, in cui, a sorpresa, non ci sarà un derby con una delle favoritissime del torneo , ossia Aryna Sabalenka, bensì la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Quest’ultima, trentunesima testa di serie del torneo, ha sfoderato una prestazione di grande sostanza ed ha meritato di aver la meglio sulla quarta giocatrice del ranking , che a livello Slam conferma tutte le proprie difficoltà.
Infine, gli altri due ottavi di finale in campo femminile vedranno come protagoniste: Tamara Zidansek (primo ottavo in un Major) e Sorana Cirstea; poi Marketa Vondrousova e la spagnola Paula Badosa, testa di serie numero 33 del tabellone. Questi i successi che le hanno proiettate negli ottavi: Zidansek b. Siniakova 0-6 7-6(5) 6-2, Cirstea b. Kasaktina 6-3 6-2, Vondrousova(20) b. Hercog 6-3 6-3, Paula Bidosa b. Ana Bogdan 2-6 7-6(4) 6-4
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