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Rapidità , tecnica, astuzia, bravura, leggiadria e forza atletica: c’è tutto dentro lo straordinario successo di Michela Moioli che ha abbagliato di luce intensa la notte italiana. Si tratta della seconda medaglia d’oro, la sesta in generale, a queste Olimpiadi di PyeongChang 2018 che si tingono sempre più d’azzurro. Una notte che però si era aperta con la delusione arrivata dal super-G maschile dove l’Ital-Jet non c’è più ed esce a mani vuote da questi Giochi Olimpici invernali, chiaro segnale di un ciclo bellissimo che però ha vissuto il suo epilogo in questa manifestazione a cinque cerchi.
Mai vittoria fu più meritata. Michela Moioli, dominatrice della stagione di Coppa del Mondo, ha dominato dalle qualificazioni alla finalissima. Una cavalcata trionfale vissuta con il fiato sospeso perché nello snowboard cross basta un attimo, un’inezia per ritrovarti a terra e far svanire il sogno come un cristallo che si spezza sul suolo. E lo sa benissimo Omar Visintin che negli ottavi di finale della gara maschile ha provato tutto ciò. Michela invece ha disegnato traiettorie uniche, ha saltato sentendosi onnipotente e dominando quella tavola che in quei secondi di gara diventa l’amica più fidata, il rifugio sicuro. L’azzurra dopo un’ottima partenza si è ritrovata terza nel mischione ma prima degli ultimi salti è riuscita a riprendersi la testa della classifica con un paio di traiettorie uniche che hanno mandato in visibilio il pubblico coreano: “Oggi è il giorno più bello della mia vita. Io in questa gara ci credevo tantissimo, è stata una scalata verso la montagna ed ora sono arrivata in cima, non ho parole, sono veramente contenta” ha affermato emozionata l’azzurra a fine gara. Un giorno storico per la ventiduenne di Alzano Lombardo perché si tratta della prima medaglia d’oro in questa disciplina e, vista l’età , potrebbe anche non essere l’ultima.
Quasi sicuramente invece è stata l’ultima Olimpiade per Christof Innerhofer e Peter Fill. Quest’ultimo, sceso con il pettorale numero uno, non è riuscito a terminare il super-G commettendo un grave errore nella seconda parte del tracciato. Innerhofer invece ha accumulato tanto ritardo e non è riuscito a stare con i migliori: “I miei Giochi purtroppo sono finiti qui. Non sono andati come speravo” ha ammesso Fill. “Il bilancio è negativo. Uno spera sempre di risalire sul podio, di essere competitivo. Guardando ai risultati forse non sono bravo abbastanza per essere fra i migliori. Oggi ho provato di tutto. Metto sempre i bastoni fuori dal cancelletto con determinazione ma sono un po’ di gare che non riesco ad essere fra i migliori e mi riempio di dubbi” l’analisi sincera di Innerhofer. Il migliore degli azzurri è stato Dominik Paris che ha chiuso al quarto posto la discesa e al settimo posto il super-G, ma l’Italia non può essere felice per questi risultati e non lo è affatto neanche Paris stesso: “Mi aspettavo meglio da questa Olimpiade, non sono soddisfatto solo con il quarto posto della discesa. Con quello non mi compro nemmeno un caffé. Sono venuto qui per fare delle medaglie e non per fare un’esperienza”. Da oggi si apre un nuovo ciclo per la velocità al maschile che lascia mestamente PyeongChang.Â