Nove atleti qualificati per un totale di sedici pass alle Olimpiadi di Pyeongchang, con la speranza che se ne possa aggiungere qualcun altro. Questa la pattuglia azzurra del pattinaggio su pista che entrerà in scena in Corea del Sud già dal primo giorno, sabato 10 febbraio 2018, e metterà in palio quarantadue medaglie frutto delle quattordici finali che si suddivideranno nei sedici giorni olimpici. Un grande risultato per la pattuglia azzurra che nelle quattro prove stagionali di Coppa del Mondo ha brillato anche in maniera inaspettata.
QUALIFICATI – All’Italia sono state assegnate sedici carte olimpiche, undici uomini e cinque donne, che si suddividono così: un pass nei 500 metri maschili, un pass nei 1000 metri maschili, due pass nei 1500 metri maschili, tre pass nei 5000 metri maschili, due pass nei 10.000 metri maschili, un pass nella Mass Start maschile, un pass nel Team Pursuit maschile, due pass nei 500 metri femminili, un pass nei 3000 metri femminili, due pass nella Mass Start femminile. L’International Skating Union ha stilato i 180 pass incrociando due ranking olimpici, il primo basato sui punti stabiliti in virtù dei piazzamenti conquistati nelle quattro prove stagionali di Coppa del Mondo e il secondo sui tempi cronometrici realizzati durante le stesse. Il quadro dei qualificati però non è ancora ufficiale. Perchè le singole federazioni nazionali hanno due settimane per confermare all’Isu i pass loro assegnati. In caso di rinuncia, subentrerebbero le riserve già stabilite nel ranking ufficiale. L’Italia può così ancora sperare di aumentare i propri pass con Daldossi prima riserva dei 1000, Lollobrigida dei 1500 e Bugari della Mass Start maschile sino ad arrivare ad un totale di diciannove. Sarà poi compito del c.t. azzurro Maurizio Marchetto, una volta ufficializzate le card definitive, diramare le convocazioni e dunque i nomi.
RISULTATI – Heerenveen, Stavanger, Calgary e Salt Lake City. Queste le quattro tappe di Coppa del Mondo che hanno deciso i pass e i qualificati per i Giochi Olimpici. Una cavalcata trionfale per gli azzurri: tanti i record caduti e i podi conquistati che sono culminati con i due successi raggiunti: Andrea Giovannini ha trionfato nella Mass Start di Calgary e Francesca Lollobrigida è arrivata prima nella Mass Start Salt Lake City. L’azzurra è riuscita a conquistare anche il podio in Olanda, ad Heerenveen, chiudendo terza. Giovannini ha conquistato risultati di rilievo anche a Salt Lake City dove ha conquistato il settimo posto nella Mass Start, quarto a Calgary nei 500 metri e quarto a Stavanger nei 10 mila metri. Proprio nella città norvegese Davide Ghiotto, in quella stessa gara, ha conquistato il podio con un grande terzo tempo. Giovannini, Tumolero e Bugari hanno dato spettacolo nel Pursuit a Salt Lake City chiudendo secondi e battendo il record italiano che apparteneva ad Enrico Fabris, Matteo Anesi e Luca Stefani. Da non dimenticare anche Francesca Bettrone che nella Mass Start di Salt Lake City ha terminato la prova ai piedi del podio. Da rimarcare, in particolare, l’en plein sui 5000 maschili e l’incredibile exploit dei 10.000, dove l’Italia, pur avendo piazzato tre atleti nella top ten dei primi 12 qualificati (Tumolero e Giovannini per i piazzamenti, Ghiotto per il tempo) ne potrà schierare soltanto due, ossia il massimo consentito sulla distanza. “Sono soddisfatto di quanto ottenuto dai ragazzi perché ho visto giorno dopo giorno come hanno lavorato e questi risultati non sono altro che la diretta conseguenza del loro impegno quotidiano”, le parole del commissario tecnico Maurizio Marchetto che sottolineano i grandi risultati degli italiani.
OBIETTIVI E SPERANZE – L’Italia punta a due/tre medaglie. L’obiettivo non è impossibile. E nel corso delle quattro tappe di Coppa del Mondo la nazionale azzurra lo ha dimostrato ampiamente soprattutto nelle Mass Start dove Andrea Giovannini e Francesca Lollobrigida possono davvero puntare al colpo grosso senza dimenticare il team Pursuit maschile che ha regalato spettacolo a Salt Lak City riuscendo ad andare oltre un limite cronometrico che sembrava imbattibile. Ma le soprese sono sempre dietro l’angolo. E allora perché non fare anche affidamento su Davide Ghiotto che sulla distanza può sbaragliare la concorrenza? Dove il team italiano sembra essere meno forte è sulle distanze brevi, non per demeriti della nazionale azzurra ma per una concorrenza agguerrita soprattutto da parte delle nazionali asiatiche. “Ce la giocheremo alla grande sino alla fine”, ha promesso Marchetto. Noi possiamo fare solo due cose: crederci e tifare per loro.