Scatenata l’Italia nelle Paralimpiadi di Tokyo 2020. In occasione della staffetta a squadre di ciclismo su strada, è infatti arrivata la 50^ medaglia. Si tratta di uno straordinario oro conquistato da Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari. 52:53 il tempo degli azzurri guidati dal ct Mario Valentini, che vale il gradino più alto del podio nella categoria H1-H5. Settima medaglia per l’Italia nel paraciclismo al Fuji Speedway, nonché primo oro di sempre.
“Sognavamo questo momento da cinque anni, abbiamo finalmente realizzato il nostro sogno” ha commentato a caldo Cecchetto. Una vittoria speciale che non può non essere dedicata almeno in parte ad Alex Zanardi: “Un pezzo di questa medaglia va anche a lui“. “Essendo la mia prima Paralimpiade posso dire che è andata davvero bene. Abbiamo lavorato duramente e inseguito questa medaglia: è un risultato che consacra l’Olimpiade” ha aggiunto Colombari. “Nonostante avessi già vinto il Team Relay a Rio sono davvero felice. Quest’oro ha un sapore particolare, di unione e spirito di squadra. Ringrazio lo staff, la mia famiglia e tutti quelli che mi hanno aiutato a portare a casa questa vittoria” ha infine concluso Mazzone. Molto entusiasta anche il presidente del Cip Luca Pancalli, che su Twitter ha scritto: “E’ ORO ANCHE AL CICLISMO!!! Che staffetta incredibile!!! Luca Mazzone, Diego Colombari e Paolo Cecchetto ma che emozione! Inno di Mameli a tutto volume oggi a Fuji!“.
MEDAGLIA DI BRONZO PER TAPIA NEL LANCIO DEL DISCO
Dopo neppure un’ora, l’Italia può già festeggiare la medaglia numero 51. Il protagonista è Antonio Fantin, capace di conquistare l’argento nei 400 metri stile libero S6. L’azzurro, che ieri aveva ottenuto oro e record del mondo nei 100 sl, si è arreso solamente al brasiliano Talisson Henrique Glock. Un risultato comunque fantastico per il ventenne, che rende ancora più magica quest’edizione dei Giochi Paralimpici per i colori italiani.
Come se non bastasse, il nuoto ha regalato un’altra medaglia ai colori azzurri. Simone Barlaam ha infatti chiuso al secondo posto nei 100 metri farfalla S9 conquistando uno splendido argento. 59.43 il crono dell’azzurro, secondo solamente all’australiano Will Martin. Niente podio invece per Federico Morlacchi, quarto a soli 21 centesimi dal bronzo. Salgono a 52 dunque le medaglie per l’Italia, che non smette di regalare emozioni e si conferma nelle posizioni di vertice del medagliere.
Come si suol dire non c’è due senza tre, perciò c’era quasi da aspettarsi una terza medaglia d’argento, proveniente sempre dal nuoto. Stefano Raimondi è arrivato secondo nei 100 metri dorso S10 ed ha portato all’Italia la 53^ medaglia delle Paralimpiadi. Krypak è dominante ed ottiene l’oro, ma alle sue spalle c’è subito l’azzurro. Sfuma invece la doppietta italiana con Riccardo Menciotti, quarto, beffato di un soffio dal francese Marais. Si tratta della quinta medaglia personale ai Giochi di Tokyo 2020 per Raimondi.
La giornata continua a regalare gioie all’Italia ed è ancora il nuoto ad essere protagonista. Francesco Bettella conquista il bronzo nei 50 metri dorso S1 e cala il poker. L’azzurro chiude terzo alle spalle di Shalabi (oro, Israele) e Koi (argento, Ucraina). Per Francesco si tratta della seconda medaglia dopo l’argento ottenuto nei 100 metri dorso. Sono 54 invece le medaglie per l’Italia.
Continua a crescere a dismisura il numero di medaglie conquistate dall’Italia. Vincenza Petrilli e Luigi Beggiato permettono infatti agli azzurri di salire a quota 56. Vincenza, per tutti Enza, ha ottenuto la medaglia d’argento nella finale individuale femminile di arco ricurvo, venendo sconfitta solo dall’indiana Nehmati per 10 a 9. Luigi si è invece assicurato la medaglia di bronzo nei 50 metri stile libero S4.
Neppure il tempo di raccontare una medaglia che ne arriva un’altra. Il metallo numero 57 è targato Arjola Trimi. Argento e record del mondo nella categoria S3 per l’azzurra, che chiude al secondo posto nei 50 metri stile libero femminile S4, capace di nuotare in 40.32. Si tratta della quinta medaglia in queste Paralimpiadi per lei (2 ori e 3 argenti).
Siamo a quota 58! Un’altra medaglia arriva dal salto in lungo T63 ed il metallo è l’argento. Martina Caironi conclude infatti la gara al secondo posto e porta l’Italia sul podio. 5.14 la misura saltata dall’italiana, costretta a cedere solo all’australiana Vanella Low, che sbriciola il record del mondo. “Io ambivo al gradino più alto del podio. Il lavoro che abbiamo fatto in questo anno è stato così intenso che davvero non riuscire a centrare il salto giusto mi ha fatto incazzare, scusate devo dirlo”, il commento dell’Azzurra, che evidentemente sperava in qualcosa di più. Ma poi aggiunge: “Sono comunque soddisfatta perché 5.14 è comunque il mio personale. Con i miei tecnici abbiamo lavorato tantissimo e la pandemia ha pesato ovviamente anche per me, poi a settembre compio 32 anni e pesano, ve lo assicuro”. E a proposito di età, Caironi non nasconde che aveva pensato al ritiro dopo questa Paralimpiade: “Ora non sono pronta per terminare qua. Penso che mi preparerò anche per Parigi. Non è ufficiale ma è un pensiero, domani mi riposo e poi penso ai 100 metri”.