Il nome del momento è Jannik Sinner. Senza nessun dubbio è lo sportivo italiano sulla bocca di tutti in questo meraviglioso inizio di 2024 che lo ha consacrato definitivamente nel gotha del tennis e dello sport: la vittoria agli Australian Open, il successo a Rotterdam, il trionfo a Miami e il numero due del mondo nel ranking Atp, risultato mai raggiunto da un italiano. Eppure Jannik Sinner non farà il portabandiera alle Olimpiadi di Parigi 2024. Una scelta che ha origine in una regola non scritta, ma che sempre viene seguita dal Coni per la scelta dell’alfiere (o degli alfieri come accaduto a Tokyo) a cinque cerchi: lo sportivo o la sportiva, o entrambi, devono aver conquistato una medaglia d’oro ai Giochi.
Requisito non in possesso di Jannik visto che quella di Parigi sarà la prima Olimpiade della sua vita. E quindi il tennista altoatesino non potrà essere selezionato e dopo il torneo olimpico volerà negli Usa per preparare gli Us Open, ultimo torneo slam di questo 2024. “Siamo tutti suoi tifosi, non ci sono dubbi in proposito e sta trascinando tutto il tennis italiano – ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò -, però non mi sembra giusto anticipare eventuali scelte, considerato che c’è una regola in base alla quale il portabandiera deve aver vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi”.
La scelta ufficiale dovrebbe arrivare lunedì 22 aprile con tre nomi su tutti favoriti: in rigoroso ordine alfabetico Marcell Jacobs, Gregorio Paltrinieri e Gianmarco Tamberi. Tutti e tre medaglie d’oro. Se, come a Tokyo, dovesse esserci anche una atleta donna potrebbe essere Antonella Palmisano la prescelta (medaglia d’oro nella 20km di marcia a Tokyo). “I tempi per la scelta del portabandiera dell’Italia alle prossime Olimpiadi di Parigi sono molto stretti, il 17 aprile c’è una giunta Nazionale, ma credo che soprattutto il 22 aprile si avrà qualche notizia in più da questo punto di vista”, ha annunciato Malagò. Non ci resta che aspettare.