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Il capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità , Mike Ryan, ha lanciato un appello ai vertici dello sport planetario durante la conferenza stampa di oggi a Ginevra: “Gli eventi sportivi rappresentano per loro natura un assembramento. E sappiamo che un gran numero di persone in un luogo ristretto quando sta circolando un virus risulta in un’amplificazione del rischio di contagio. Anche a noi manca molto lo sport, ma vogliamo che sia sicuro e chiediamo alle associazioni nazionali e internazionali di lavorare a questo scopo”.
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Ryan ha proseguito spiegando le misure che potrebbe essere prese per contrastare l’emergenza: “La scienza possiede le evidenze, ma poi c’è la vita pratica. Dobbiamo capire che se creiamo assembramenti e qualcosa va storto, la colpa sarà di chi lo ha consentito, se ci sarà un altro focolaio. Dobbiamo in qualche modo arrivare a un ‘contratto sociale’ che consenta ai governi e alle comunità di co-gestire il rischio e capire quale livello di pericolo siamo pronti ad affrontare, riducendolo al minimo accettabile. Le migliori evidenze scientifiche ci dicono che il distanziamento sociale è una misura efficace per ridurre i rischi. Quando si riduce la distanza si deve sapere che il rischio aumenta. Ma allo stesso tempo le persone vogliono tornare a una vita normale: per questo bisognerà discutere con cautela facendosi guidare dalla scienza, ma anche dalla realtà ”.
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