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Olimpiadi Tokyo 2020, adesso è ufficiale: niente pubblico straniero ai Giochi

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Niente pubblico straniero alle Olimpiadi di Tokyo. Nessun turista potrà infatti andare in Giappone durante i Giochi Olimpici in programma a Tokyo dal 23 luglio all’8 agosto 2021 a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. A prendere la decisione in due separate riunioni il gruppo composto dalla presidente del comitato organizzatore, Seiko Hashimoto, dalla ministra dello Sport in rappresentanza del Governo, Tamayo Marukawa, e dalla governatrice di Tokyo, Yuriko Koike; e successivamente, in un collegamento online, assieme al presidente del Comitato olimpico (Cio), Thomas Bach, e del Comitato paralimpico (Ipc), Andrew Parsons.

Il Comitato Olimpico internazionale (Cio) e quello Paralimpico (Ipc), nel corso dell’incontro on line col governo giapponese, le autorità di Tokyo e il Ciomitato organizzazione, “sono stati informati della decisione di non consentire l’ingresso nel Paese degli spettatori provenienti dall’estero a causa della pandemia di Covid-19”. I biglietti che erano stati già venduti saranno rimborsati. Cio e Ipc spiegano in una nota che date le varianti del virus e la situazione legata all’emergenza epidemiologica in molti Paesi con le relative restrizioni sugli spostamenti internazionali, “è altamente improbabile che l’ingresso in Giappone sarà garantito in estate per coloro che vengono da fuori”. Ecco perché, per una questione di chiarezza anche nei confronti di chi aveva già acquistato i biglietti, è stato preferito prendere una decisione già adesso, decisione che “contribuirà ulteriormente a garantire dei Giochi sicuri per tutti i partecipanti e per il pubblico giapponese”. Cio e Ipc “rispettano in pieno e accettano” quanto deciso dal Giappone. “In un mondo ideale avremmo preferito avere anche spettatori stranieri ai Giochi, permettendo a famiglie, amici e tifosi di sostenere i loro cari e i loro atleti – ha commentato Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico internazionale – Ma dobbiamo riconoscere che, a causa della pandemia, non viviamo in un mondo ideale”.

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