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“Torino? Io fino all’ultimo sto pensando, sto sperando che per la candidatura italiana alle Olimpiadi invernali del 2026 si riesca a fare un discorso tutti insieme perché secondo me diventeremmo invincibili”. Questo il pensiero del presidente del Coni Giovanni Malagò intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2 durante la trasmissione “Non è un paese per giovani”. “C’è un’alternativa, lo abbiamo detto. Prima di rinunciare alla candidatura italiana ci sarebbe un’ipotesi robusta, seria, autorevole (il binomio Milano-Cortina, ndr), ma io ho ancora qualche speranza di ricompattare il gruppo – ha precisato il numero uno dello sport italiano – Su Torino dico soltanto una cosa: sapete perché giochiamo la fase finale del Mondiale di volley lì? Perché è l’unica città in Italia che può ospitare questa manifestazione, perché ha un impianto con determinati parametri di capienza e dunque, quando vai a candidarti per ospitare un evento del genere, devi per forza fare le finali a Torino, perché per tutti gli altri impianti servirebbe una delega. È un’eredità delle Olimpiadi invernali del 2006: non bisogna vedere questi eventi sempre come un costo, ma come un investimento per i decenni seguenti”.