Gregorio Paltrinieri - Photo Giorgio Perottino / Deepbluemedia
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Buone notizie per l’Italia nella quinta giornata dei Mondiali di Abu Dhabi 2021 di nuoto in vasca corta. In occasione della mattinata, dedicata alle batterie, sono arrivati svariati pass per le finali. Il primo lo hanno staccato Mora, Martinenghi, Lamberti e Ceccon, protagonisti di un 1:33.60 nella 4×50 mista. A seguire è stato il turno di Ilaria Cusinato, capace di fermare il crono in 2:07.70 e approdare all’atto conclusivo dei 200 misti con l’ottavo tempo complessivo. Infine, dopo gli ottimi risultati dei giorni scorsi, Alberto Razzetti non è ancora sazio e vuole conquistare altre medaglie. L’azzurro non ha brillato nei 400 misti, ma grazie al suo 4:05.05 si è comunque garantito l’accesso alla finale.
Per quanto riguarda le altre batterie, due azzurre si sono qualificate per le semifinali dei 100 farfalla. Si tratta di Elena Di Liddo, vincitrice della sua serie in 56.95 (sesto tempo complessivo), ed Ilaria Bianchi, la quale ha nuotato in 57.40 (16° tempo). Stesso risultato anche nelle batterie dei 100 stile libero. In gran spolvero Alessandro Miressi, approdato in semifinale con il secondo tempo d’ingresso (46.30). Qualificato anche Lorenzo Zazzeri, 15°, grazie al suo 47.27. Agrodolce invece l’esito delle batterie dei 50 stile libero donne. Silvia Di Pietro ha comodamente staccato il pass per le semifinale con il suo 24.15. Esclusa invece Costanza Cocconcelli, fuori di un solo posto, anzi di appena 12 centesimi (il suo 24.56 contro il 24.44 della cinese Wu). Una giornata piuttosto sfortunata per l’azzurra, in precedenza squalificata nelle batterie dei 200 misti.
Tutto facile per Nicolò Martinenghi, unico italiano impegnato nei 50 rana, che si è qualificato per le semifinali senza difficoltà. Il 22enne di Varese ha nuotato in 26.01, facendo segnare il quarto miglior tempo. Infine, nelle ultime batterie della mattinata, due azzurri si sono qualificati per la finale dei 1500 stile libero. Quarto tempo per Gregorio Paltrinieri, che dopo una lunga lotta con Romanchuk e Wellbrock ha gettato la spugna nel finale. Tuttavia, il suo 14:28.11 lascia ben sperare. All’atto conclusivo anche Dominico Acerenza, terzo nella sua batteria e settimo crono complessivo (14:34.03).
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