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Nuoto, batterie Mondiali Doha 2024: Quadarella miglior tempo nei 1500, avanti anche Pilato e Lamberti

Bilancio positivo per gli azzurri nelle batterie della mattina di lunedì 12 febbraio per quanto riguarda il nuoto in corsia ai Mondiali di Doha 2024, in corso di svolgimento da venerdì 2 a domenica 18 febbraio. In apertura infatti Francesca Pasquino ha ottenuto la qualifica per le semifinali del pomeriggio nei 100 dorso. L’azzurra classe 2002 ha chiuso in sesta posizione la sua batteria, che le vale il 14esimo tempo con 1:01.54. “L’importante era rompere il ghiaccio, l’obiettivo è centrato ma ora non mi rilasso perché penso già alla semifinale, dove cercherò di fare del mio meglio. L’esordio da matricola è stato molto bello, anche per come ci hanno trattato i più esperti“, ha commentato Pasquino in zona mista ai microfoni di Rai Sport.

Bene anche Michele Lamberti, che chiude terzo in 53.73 la sua batteria dei 100 dorso, dietro al greco Makrygiannis e allo statunitense Armstrong. Quinto crono di ingresso alla semifinale per l’azzurro, che si è detto soddisfatto della sua gara nell’intervista a Rai Sport: “Sono contento di come ho rotto il ghiaccio, sono entrato qui come se fosse una finale per me ma oggi pomeriggio vedrò di fare ancora meglio. Comunque è il mio personale, seppur di qualche centesimo“.

Più in difficoltà le azzurre nei 100 rana, ma sia Benedetta Pilato che Arianna Castiglioni staccano il pass per le semifinali. Dopo un buon primo 50, la tarantina si fa rimontare dalle avversarie e chiude al quinto posto con 1:07.24, decimo tempo totale. Qualche decimo peggio ha fatto invece Castiglioni, che con il suo 1:07.48 è il 14esimo crono di ingresso alla semifinale. La grande sorpresa è l’eliminazione della campionessa lituana Ruta Meilutyte, che apre scenari importanti in chiave medaglia, a patto che le azzurre riescano a salire di livello. Così la varesina a fine gara: “Ho pagato un po’ il primo 50 veloce, ma in questo momento un passaggio così non ce l’ho ancora e alla fine sono calata. Spero di poter fare decisamente meglio in semifinale. Cauta anche Pilato: “Anche io non pensavo di entrare in semifinale, ho avuto tanti dubbi sulla mia forma e non so come mai ho fatto questa prestazione. La gara però si fa oggi pomeriggio, quindi non voglio fasciarmi la testa“.

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Niente da fare invece per Matteo Ciampi e Marco De Tullio, che dopo l’eliminazione di ieri nei 400 confermano le loro difficoltà e non ci saranno nelle semifinali dei 200 stile libero. De Tullio ha chiuso con il 29esimo crono in 1:48.46, mentre Ciampi ha fatto un po’ meglio con il suo 1:47.65 (24esimo tempo), ma non abbastanza per qualificarsi. “Spero di ritrovare il vero me stesso, perché voglio divertirmi e tornare a fare competizioni che mi diano la voglia di nuotare e di andare forte. Adesso proverò a dare ciò che mi è rimasto nella staffetta “, ha detto il classe 2000 barese, che conferma il suo stato di forma non buono. Non soddisfatto nemmeno il romano: “Ci tenevo a fare le semifinali, il tempo era anche fattibile. Mi sentivo bene, ma ho dato tutto quello che ho. Sono un po’ contrariato dal tempo, ma evidentemente valgo questo. La stagione resta ricca e ci sarà modo di rifarsi, ma forse attualmente mi manca qualcosa per fare quei risultati utili a trovare fiducia“.

Fa il minimo sindacale Simona Quadarella, che senza forzare nei 1500 stile libero vince comodamente la sua batteria in 16:02.96. Il crono di ingresso in finale dell’atleta romana è nettamente il migliore, quasi 8 secondi in meno della tedesca Gose. Oltre 10 invece i secondi sulle altre rivali come la cinese Li e la russa naturalizzata francese Kirpichnikova. Questi i nomi che l’azzurra dovrà tenere d’occhio nella finale di domani per trovare la sesta medaglia iridata della sua carriera. Sorridente Quadarella a fine gara ai microfoni di Rai Sport: “È andata abbastanza bene, non pensavo di nuotare 16’02”, pensavo qualcosina in più. Sono contenta, ho faticato perché sono sempre 1500 metri, però ho nuotato in pieno controllo seppur non mi senta benissimo. Non mi aspetto grandi tempi da questo mondiale che intendiamo utilizzare più come un allenamento intenso con concorrenza di altissimo livello. Non abbiamo neanche scaricato molto perché comunque dobbiamo arrivare bene agli assoluti. Quello che cerco è il tempo per le Olimpiadi, che ancora non ho, e un paio medaglie se ci riusciamo“.

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