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L’Italia ha spiccato il volo. Nell’ultimo mercoledì dei Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022 arrivano altre due medaglie per la delegazione azzurra, entrambe dallo short track: il magico argento di Arianna Fontana nei 1500 metri ed il bronzo all’ultimo respiro conquistato dalla staffetta maschile. Il conto sale a quota 15 (2 ori, 7 argenti, 6 bronzi) che ergono questa spedizione come la seconda più vincente della storia dei Giochi invernali. Battute infatti le quattordici medaglie di Albertville 1992, a -5 dall’incredibile edizione di Lillehammer 1994 dove l’Italia ne conquistò addirittura venti. Un risultato importante lo consegue anche il presidente del Coni Giovanni Malagò che, con le due medaglie odierne, supera quota 100 medaglie da quando è a capo dello sport italiano, il totale infatti adesso dice 101.
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ARIANNA FONTANA, SEI LA STORIA – Undici medaglie ai Giochi Olimpici invernali. Nessuna italiana come Arianna Fontana. Nella storia delle Olimpiadi infatti solamente Arianna Belmondo è riuscita ad arrivare in doppia cifra, fermandosi a dieci. Con l’argento odierno nei 1500 metri Arianna è irreversibilmente nella storia dello sport italiano. Una Olimpiade straordinaria per lei: una medaglia oro, due d’argento e prestazioni pazzesche che hanno prodotto un quinto di tutto il medagliere italiano. Semplicemente immensa. Ma la giornata odierna ha regalato all’Italia anche una medaglia di bronzo proveniente dalla staffetta maschile. Andrea Cassinelli, Yuri Confortola, Tommaso Dotti e Pietro Sighel sono stati protagonisti di una finale emozionante, all’ultimo respiro, dove a far la differenza sono stati nove millesimi e un ultimo tuffo che ha regalato una gioia indelebile.
PELLEGRINO E DE FABIANI, NIENTE MEDAGLIA – Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani per quattro frazioni hanno lottato alla pari con le migliori coppie del mondo, poi nella quinta De Fabiani è stato staccato dal potente attacco di Niskanen e la luce si è spenta. Alla fine, nella sprint a squadre di sci di fondo, l’Italia chiude sesta e di certo non è il risultato che si ci aspettava alla vigilia. Rimane comunque una Olimpiade molto positiva per Pellegrino che si è confermato nella sprint individuale, centrando il secondo argento di fila.
0 MEDAGLIE DALLO SCI ALPINO MASCHILE – Ci si aspettava uno slalom pazzo e così è stato. Trionfa il francese Clement Noel che disputa una seconda manche perfetta, ma l’Italia esce con le ossa rotta. Zero medaglie nel comparto maschile, l’ultima risale a Sochi 2014 quando Christof Innerhofer salì sul podio della combinata chiudendo al terzo posto. Un vero peccato perché Giuliano Razzoli, oro a Vancouver nel 2010, ci è andato vicino al colpaccio: l’azzurro chiude ottavo a poco meno di tre decimi dalla medaglia di bronzo. Niente da fare per Tommaso Sala, ottavo dopo la prima manche, e Alex Vinatzer uscito a poche porte dal traguardo.
BEL QUINTO POSTO, L’ITALBIATHLON SFIORA L’IMPRESA – La staffetta femminile di biathlon ha visto una coriacea prestazione del quartetto italiano, formato da Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Samuela Comola, Federica Sanfilippo. Un quinto posto frutto di una gara quasi perfetta, di pochi errori al poligono, e di una prestazione sugli sci soddisfacente. Sino ad un poligono dalla fine le azzurre hanno sognato il podio, ma per acciuffarlo avrebbero avuto bisogno di un paio di errori in più da parte di Russia e Germania, nettamente più forti sugli sci rispetto a Sanfilippo. Ma alla vigilia in pochi avrebbero pronosticato un piazzamento tra le prime cinque davanti alla Francia e alla Bielorussia.
ITALCURLING ELIMINATA – Non basta la terza vittoria, la seconda consecutiva, per il team Retornaz. Gli azzurri dominano la Danimarca battendola con il netto punteggio di 10-3 ma con la contemporanea vittoria della Cina contro la Svizzera sono eliminati matematicamente per via degli scontri diretti che non sorridono a Mosaner e compagni. Un vero peccato perché gli azzurri avevano preso confidenza con il ghiaccio cinese, a pesare sono le sconfitte iniziali. Nella notte l’Italia giocherà l’ultima partita del round robin contro la Norvegia.
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