I risultati della notte italiana tra domenica 15 e lunedì 16 febbraio ha visto in scena lo svolgersi di sette partite della regular season NBA 2020/2021. Philadelphia è vittima del 19esimo successo nelle ultime 20 di Utah, trascinata questa volta da 40 punti di Jordan Clarkson. Brooklyn supera Sacramento: Irving e Harden sopperiscono alla grande all’assenza di Durant. I Knicks, sesta forza ad Est, sembrano finalmente una squadra da playoff, anche grazie a Julius Randle (44): niente da fare per gli Hawks di Gallinari. Wall ko nella prima gara da ex a Washington. Steph Curry ne segna 36 con 7 triple nel successo sui Cavs, vincono infine Pacers e Clippers.
LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE
we've won 19 of our last 20 games. WE'VE WON 19 OF OUR LAST 20 GAMES!#TakeNote pic.twitter.com/NJ47z5JRjJ
— Utah Jazz (@utahjazz) February 16, 2021
Ogni notte tocca riaggiornare i numeri strepitosi dei Jazz di coach Snyder, giunti al 19° successo nelle ultime 20 gare giocate e sempre più primi in vetta alla Western Conference. Non la prima partita in cui tutto il quintetto va in doppia cifra, non la prima partita in cui Donovan Mitchell (24 punti con 24 tiri) lascia il proscenio a un altro suo compagno. Jordan Clarkson è infatti stato letale con i piedi oltre l’arco in un match da 40 punti in 29 minuti in uscita dalla panchina. L’ex giocatore dei Lakers, principale candidato al premio di sesto uomo dell’anno, tira 8 su 13 dalla lunga distanza, eguagliando il record di franchigia e aggiungendo un paio di recuperi a una prestazione letale per la panchina dei Sixers.
Dall’altra parte la banda di Rivers doveva fare a meno di Joel Embiid (problemi alla schiena) e non è riuscita a sopperire alla sua assenza col career-high di Ben Simmons: l’australiano è autore 42 punti con 15 su 26 al tiro, 9 rimbalzi e ben 12 assist. I passaggi vincenti dell’australiano armano la mano dell’altro protagonista tra gli ospiti, un Tobias Harris da 36 punti e 10 rimbalzi. Nonostante questo però, il giro di trasferte a Ovest dei Sixers si conclude con tre sconfitte in fila.
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Si respira finalmente aria di playoff al Madison Square Garden, dove i Knicks conquistano la terza vittoria di fila trascinati da un Julius Randle formato All-Star: alla sirena finale sono 44 punti, 9 rimbalzi e 5 assist con 14 su 22 dal campo e soprattutto 7 su 13 dalla lunga distanza, con tanto di tripla che condanna gli Hawks a 100 secondi dal termine. Quella di Randle è la prima gara da 40+ punti di un giocatore dei Knicks dopo 183 partite d’astinenza: interrotta così la striscia negativa più lunga della NBA. Per gli uomini di Thibodeau giocare ora la postseason (ultima volta nel 2013 con Carmelo Anthony) non è più un miraggio. Dall’altra parte non sono bastati 23 punti di un impreciso Trae Young (6 su 19 al tiro) e 16 in 26 minuti di Danilo Gallinari, conditi da un 7 su 7 a cronometro fermo.
Le altre partite:
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Restando a Est, importante vittoria per i Brooklyn Nets, che superano in trasferta Sacramento 136-125 e consolidano la loro terza posizione in classifica. Non pesa l’assenza per infortunio di Kevin Durant in un match sostanzialmente in perfetto equilibrio per due quarti e mezzo, quando i Nets mettono a segno un parziale di 20-0 che spezza la partita e piega la resistenza dei Kings. Uomo del match, senza dubbio, Kyrie Irving, autore di 40 punti con 9 su 11 da oltre l’arco. Una netta vittoria 129-98 contro Cleveland per tornare al successo e confermare l’ottava posizione a Ovest, invece, per i Golden State Warriors. Match chiuso a cavallo dei due tempi, coi Cavs che nell’ultimo quarto mettono a referto solo 14 punti. Sono 36, invece, quelli messi a segno dal solito Steph Curry, ancora una volta miglior marcatore del match.
Quarta vittoria consecutiva per i Los Angeles Clippers, che nonostante le assenze di Kawhi Leonard e Paul George battono 125-118 i Miami Heat. I losangelini che allungano con decisione nel finale e sono autori di una grande prova corale, con sei giocatori in doppia cifra, ma dove spiccano i 32 punti di Marcus Morris. Negli altri match della nottata successo per i Washington Wizards, che superano 131-118 gli Houston Rockets del grande ex John Wall. Sugli scudi, con 37 punti, Bradley Beal. Vittoria anche per Chicago, con i Bulls che superano 120-112 gli Indiana Pacers in trasferta dopo un supplementare, ma che rischio per Chicago che si fa rimontare un vantaggio di 11 punti, costringendola all’overtime, con Zach LaVine a fare la differenza.
Tutti i risultati:
Utah Jazz-Philadelphia 76ers 134-123
New York Knicks-Atlanta Hawks 123-112
Sacramento Kings-Brooklyn Nets 125-136
Golden State Warriors-Cleveland Cavaliers 129-98
Los Angeles Clippers-Miami Heat 125-118
Washington Wizards-Houston Rockets 131-118
Indiana Pacers-Chicago Bulls 112-120 OT