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Un Napoli stellare. Storico. Indelebile. E’ Luciano Spalletti a mettere la firma sulla peggiore sconfitta della storia dell’Ajax in Champions League. Un 6-1 che apre la crisi nera dei Lancieri, che mai avevano subito più di quattro gol alla Cruijff Arena. E per la prima volta gli azzurri chiudono la terza giornata a punteggio pieno. Travolgenti, letali, cinici. L’unica sbavatura si ha in avvio. Poi la rimonta è costruita passo dopo passo, fino a dilagare e costringere i tifosi avversari ad abbandonare lo stadio. Al 9′ i Lancieri penetrano in area, Taylor ha il tiro a disposizione ma serve involontariamente un assist per la deviazione in rete di Kudus. Un episodio isolato in una partita che non ha storia. Il Napoli non subisce il contraccolpo e continua a tessere la sua tela. Al 18′ la coerenza e pazienza dei partenopei è premiata dalla belllissima azione che porta al gol dell’1-1: Olivera arriva al cross dalla sinistra e disegna una traiettoria perfetta che Raspadori valorizza con un colpo di testa in tuffo sul secondo palo. Niente da fare per il 38enne Pasveer, a caccia della chance mondiale e decisivo al 26′ copn una doppia uscita bassa su Kvaratskhelia. La rete però è solo rinviata. Al 33′ è Di Lorenzo a sfruttare uno schema su calcio d’angolo e depositare in rete con un gran colpo di testa.
L’Ajax è scosso e si vede. Kudus è isolato nella morsa tra Rrahmani e Kim Min Jae. Al 45′ c’è il tris: Raspadori lega il gioco, Anguissa lancia Zielinski che firma il 3-1, Nella ripresa Spalletti cambia: fuori Zielinski, dentro Ndombele. Il copione però non cambia. La costruzione dal basso dell’Ajax al 47′ è spezzata da Anguissa, che serve a Raspadori la palla del 4-1: destro preciso e sfera in rete. Per oltre un’ora l’Ajax non riesce a calciare verso la porta. Il Napoli abbassa un po’ i ritmi, ma resta in controllo. E al 63′ c’è il pokerissimo. Kvaratskhelia, dopo aver subito un brutto intervento di Tadic alla caviglia, scambia con Raspadori e batte per la quinta volta il portiere che dovrà difendere l’Olanda in Qatar. La notte drammatica per l’Ajax non è finita. Simeone all’81’ trova anche il sesto. Non era mai successo nella storia della Cruijff Arena. Schreuder rischia la panchina, Spalletti dovrà fare i conti con la gestione della vittoria. Autostima sì, esaltazione no. E’ questa la prova più difficile ora in una serata che ha riservato un semplice allenamento per gli azzurri.
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