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Andrea Iannone è in guai grossi, a causa della situazione relativa ad una presunta positività ad un test antidoping, comunicata a marzo 2020. La Wada ha difatti deciso di fare appello alla sentenza di 18 mesi nei suoi confronti, chiedendo di inasprire la squalifica sino a 4 anni complessivi. Di seguito un estratto comunicato ufficiale del Cas: “La Court of Arbitration for Sport (Cas) ha registrato i ricorsi presentati dal pilota motociclistico italiano Andrea Iannone e dalla World Anti-Doping Agency (Wada), in merito alla decisione presa dalla Federazione internazionale di motociclismo (Fim). Il 31 marzo 2020 Andrea Iannone è risultato positivo ad un test antidoping, con conseguente imposizione di un periodo di ineleggibilità di 18 mesi nei suoi confronti. Iannone ha cercato di annullare la suddetta decisione, mentre la Wada ha chiesto che la decisione possa essere inasprita, per una condanna di 4 anni. Le procedure sono state consolidate e saranno deferite allo stesso collegio arbitrale“.
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