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Le pagelle del Gran Premio di Spagna, valevole per il quarto appuntamento del Mondiale 2019 di MotoGP. Sul circuito di Jerez arriva il trionfo di Marc Marquez. Dietro di lui, sul podio, ci sono Alex Rins e Maverick Vinales, mentre subito dopo seguono i due ducatisti Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci.
LE PAGELLE
Marc Marquez 10
Una gara sempre in testa e senza troppe pressioni. Un classico dello scorso anno per il Cabroncito, che con un successo pulito in casa sua trova nuovamente il primato in classifica piloti, ma soprattutto la fiducia dopo lo zero nel Gran Premio di Austin. La strada è lunga, ma ancora una volta è lui a guardare tutti dall’alto.
Alex Rins 9.5
Era davvero difficile fare meglio di così. I progressi del talento della Suzuki si vedono e il secondo posto di oggi vale (quasi) come una vittoria. Il risultato, dopo la vittoria di tre settimane fa negli USA, è il secondo posto in classifica piloti a un solo punto dalla vetta.
Maverick Vinales 8.5
Finalmente il vero Vinales. Troppe gare con risultati sotto le aspettative avevano fatto calare la fiducia del numero 25, che nei test invernali era invece andato fortissimo. Il podio di oggi può costituire un punto di partenza importante in vista del futuro.
Andrea Dovizioso 7.5
Una bella prestazione, soprattutto nella parte finale della gara, ma senza raggiungere l’obiettivo prefissato. La gara di DesmoDovi termina ai piedi di quel podio che era il traguardo minimo da raggiungere, ma che stavolta non è arrivato ed è costato al pilota Ducati la vetta della classifica.
Danilo Petrucci 7.5
Le Ducati tanto in forma nei primi due giorni non hanno reso al massimo, ma come per Dovizioso, anche per Petrucci la gara si può dire almeno in parte soddisfacente. Tra due settimane, in Francia, si potrà sicuramente fare meglio.
Valentino Rossi 7.5
La gara di oggi meriterebbe un voto più alto, ma l’inizio del weekend ha condizionato di molto la posizione finale di Valentino, che è sesto dopo essere partito dalla tredicesima casella in conseguenza di una qualifica pessima. Si può fare di meglio, e come dimostrato oggi ci sono tutti i presupposti perché sia così.
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