Il pilota della Ducati Andrea Dovizioso è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, commentando la situazione attuale, caratterizzata dall’emergenza Coronavirus, ma con un occhio di riguardo verso la MotoGP. Il motociclista classe 1986, negli ultimi anni, è stato il maggior rivale di Marc Marquez ma non è mai riuscito a strappare il titolo allo spagnolo della HRC Honda, accontentandosi esclusivamente della seconda posizione. “In Qatar ce la saremmo giocata, ma se sentivi gli altri piloti dicevano la stessa cosa e quindi c’erano almeno sei-sette possibili vincitori” ha esordito Dovizioso “Tutti si sentivano messi abbastanza bene dopo i test in Qatar, ma alla fine e’ la gara che conta e l’aver lavorato sugli aspetti che ti servono per vincerla, perche’ il livello si e’ alzato molto di piu’. Tutte le moto hanno alzato l’asticella e possono vincere e ci sono molti piloti talentuosi che possono farlo. Sono i piccoli particolari a decidere sei hai lavorato bene“.
Il pilota di Forlimpopoli ha poi proseguito: “Noi piloti arriviamo da piu’ di due mesi di stop e dobbiamo riprendere il feeling con la moto. La prima pista dove vai e’ difficile, perche’ in Malesia c’e’ tanta umidita’ e potrebbe piovere; inoltre, non e’ detto che potrai sfruttare tutti e tre i giorni per provare quello che serve, perche’ c’e’ tanto materiale e devi mettere insieme tanti piccoli aspetti. Quando credi di capire in che direzione andare ecco che arriva la prima gara: il tempo e’ poco e quella del Qatar non e’ una pista per decidere che materiale usare. Se saremo in tanti a lottare per il campionato potrebbe essere un vantaggio solo se hai qualcosina in piu’, perche’ inserendosi altri piloti in mezzo, puoi guadagnare punti per il campionato sugli avversari. Quest’anno, però, ci saranno piu’ piloti in lotta per il campionato. L’anno scorso fino a meta’ stagione, eravamo io, Marquez e Rins i piloti che potevamo farcela, ma dalla seconda meta’ si sono inseriti i piloti Yamaha che spesso ci sono arrivati davanti. Confermandosi anche nei test pre campionato dove sono stati davanti e quindi ci sono altri quattro piloti che possono lottare per il campionato“.
“La possibilta’ di vincere c’e’ e deve esserci, senno’ non avrebbe senso correre. Ma e’ difficile perche’ la passata stagione Marc non ha dato possibilita’ a nessuno di provarci. Io ho tenuto duro ma a Barcellona con quella caduta di gruppo le cose sono un po’ cambiate eppoi non eravamo tanti veloci per giocarcela. Ma il nostro sport e’ bello perche’ altri quattro-cinque piloti possono giocarsi il campionato. C’e’ tanta tecnica, ma e’ uno sport su due ruote e quindi possono esservi le cadute; man mano che va avanti, poi, hai la possibilita’ di indirizzare il campionato nella tua direzione”. Il Dovi, in seguito, ha fatto chiarezza sul suo futuro: “Non ho ancora il contratto per il prossimo anno. Vedremo. L’intenzione e’ quella di continuare con la MotoGP, non pensando magari ad un futuro piu’ avanti in Superbike, chissà ancora con la Ducati. Quando hai corso con le MotogGP che sono dei prototipi non hai voglia di passare ad una categoria che e’ derivata dalla produzione. Caso mai alle quattro ruote, con discipline che ti danno la stessa adrenalina come i rally o i rallycross. E rimanendo alle due ruote al motocross”.
Piuttosto sorpreso, invece, Dovizioso del rinnovo di Marquez: “La mia opinione era diversa da quello che ha fatto, ma in tutte queste decisioni importanti ci sono sempre dei retroscena che non conosciamo. Io pensavo piu’ a una sfida con un’altra moto, ma sicuramente avra’ le sue motivazioni. Quando uno vince cosi’ tanti mondiali puo’ decidere quello che vuole, ma sono rimasto sorpreso“.
“Dipende da quando si riuscira’ nuovamente a viaggiare. Siamo tanti nazioni che dovranno tornare a lavorare e in questo momento e’ impossibile organizzare un evento e capire quanto ci vorra’ a stabilizzare questa situazione e organizzare un calendario. Ma adesso e’ impossibile dirlo” ha infine concluso Dovizioso.
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