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Nove gare archiviate, dieci al termine: il Mondiale 2018 della MotoGP riparte dal Gran Premio della Repubblica Ceca ritrovando la classifica formatasi al termine dell’appuntamento del Sachsenring. I piloti del Motomondiale torneranno in pista dopo il riposo estivo tra chi punta a mantenere la leadership e chi spera di riaprire la lotta per il titolo iridato. Assoluto dominatore Marc Marquez seguito da Valentino Rossi e Maverick Vinales ma attenzione alla possibile rimonta delle Ducati di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo.
Le pagelle di metà stagione del Motomondiale 2018
Marc Marquez, voto 9: Assolutamente straripante. Una prima parte di stagione da leader con tanto di 46 punti di vantaggio sulla concorrenza. Talento immenso con una mentalità da campione, capace di attendere il momento giusto per infilare l’avversario lasciandogli solamente la polvere. Dalla valutazione del 9 al 10 della perfezione, però, ci sono due passaggi a vuoto in Argentina ed in Italia. A Termas de Rio Hondo lo spagnolo fu messo al centro delle critiche per il contatto con Rossi mentre al Mugello fu protagonista di una “scivolata” che lo costrinse a rimanere out dalla zona punti. Ma 5 vittorie con 7 podi in 9 gare totali sono un bottino davvero entusiasmante. La Honda è competitiva su tutte le piste e lui prova a sfruttare il massimo dalla sua moto. Già si parla di campionato chiuso…
Valentino Rossi, voto 8: Cosa manca a Vale in questa prima parte del 2018? Solamente la vittoria. Il Dottore è uno dei protagonisti di questo campionato con la seconda posizione nella classifica piloti all’inseguimento dell’alieno Marquez. Proprio con lo spagnolo si è “beccato” in Argentina, con tanto di dichiarazioni pesanti per l’atteggiamento di MM93. Poi la “pace” e la lotta pulita e spettacolare in pista. FIno ad ora 5 podi in 9 Gran Premi, otto i piazzamenti dentro la top-10. Manca solo la vittoria ma Vale c’è ed è ancora il candidato numero uno per insidiare Marquez.
Maverick Vinales, voto 6,5: Anche dall’altra parte del box Yamaha l’unica cosa che manca è proprio la vittoria. Vinales è la terza forza del campionato, senza fuochi d’artificio. La sua forza, fino ad ora, è stata la costanza e la capacità di non mollare mai nonostante il feeling con la sua moto ad inizio stagione non sia stato ottimale. Tre presenze sul podio per l’unico pilota sempre a punti ma in questa seconda parte del 2018 servirà un cambio di passo.
Andrea Dovizioso, voto 5,5: L’avvio di quello che poteva essere e non è stato. Il pilota italiano della Ducati fino ad ora non ha saputo gestire la concentrazione e la giusta freddezza nei momenti decisivi delle gare. La vittoria in Qatar, all’esordio, ha illuso un po’ tutti all’inizio di un contorto percorso che ha portato Dovi solamente due volte sul podio. Spagna, Francia e Catalogna i passaggi a vuoto che limitano notevolmente le sue ambizioni. Nella seconda parte di stagione dovrà essere cinico e spietato, nella speranza che gli si presentino le giuste occasioni.
Johann Zarco, voto 6: L’unico acuto, fino ad ora, è quello di Termas de Rio Hondo con la seconda posizione alle spalle di Crutchlow in un ordine di arrivo caratterizzato soprattutto dal contatto Rossi-Marquez. La Yamaha Tech 3 è competitiva in qualifica ma in gara paga un grosso gap dalle altre rendendo Zarco (quinto in classifica), il “primo degli altri”.
Jorge Lorenzo, voto 6,5: Sesto posto in campionato con ambizioni e speranze ben diverse. Jorge è l’unico pilota oltre a Marquez ad aver vinto più di una gara in questo avvio di stagione avendo dominato gli appuntamenti in Italia e Catalogna. Sono due vittorie che danno un sapore diverso all’avvio deludente con soli 6 punti nei primi 4 Gran Premi. Talvolta straripante con giri da ‘tempo del martello’, altre deludente con una gestione gomme ben lontana dall’essere ideale nel long run. L’anno prossimo sarà un pilota Honda ma nonostante ciò lui è ben concentrato alla crescita della Ducati per archiviare ulteriori risultati convincenti.
Danilo Petrucci, voto 6: Un podio fino ad ora per ‘Petrux’ (2° posto in Francia) che vive la sua ultima stagione di crescita prima di sbarcare definitivamente sulla Ducati ufficiale. La sua settima posizione in campionato è comunque un buon piazzamento seppur l’obiettivo primario sia quello di raggiungere la top-5. E chissà che in questa seconda parte non arrivi quella tanto sperata prima vittoria nella classe regina.