Il ciclone Grigor Dimitrov non accenna a placarsi. Il bulgaro la spunta al terzo set nella battaglia contro Alexander Zverev e vola in finale nel Masters 1000 di Miami. 6-4 6-7(4) 6-4 in due ore e 37 minuti di gioco il punteggio in favore di ‘Griga’, che ora nell’atto finale affronterà Jannik Sinner, capace di demolire 6-1 6-2 il campione in carica Medvedev. Il successo consente al classe ’91 di tornare, a 6 anni di distanza dall’ultima volta, nella top10 del ranking Atp: anche in caso di sconfitta in finale infatti, da lunedì Dimitrov sarà numero 9.
LA CRONACA – Grande equilibrio nel primo set, con entrambi i giocatori che tengono con facilità i primi game al servizio. Zverev spedisce lunga la risposta sulla palla break nel quinto game e così il suo avversario si salva e si porta sul 3-2. Nel decimo game Dimitrov disegna tennis a rete, recupera da 0-30 e si prende il break grazie alla steccata del tedesco, incamerando così il primo set con il punteggio di 6-4. Anche nel secondo parziale regna l’equilibrio, con i servizi a farla da padrone: si arriva così al tie break, il giusto epilogo di un set che non ha visto nemmeno una palla break concessa dai due giocatori. Nel tie break i due si scambiano i mini break un paio di volte, ma alla fine è il nativo di Amburgo a piazzare l’allungo decisivo che lo porta sul 6-2. Zverev chiude 7-4 grazie al servizio e rovescio incrociato e impatta così sull’1-1 nel computo dei set.
L’inerzia sembra essere a favore del classe ’97, che è anche il primo ad accaparrarsi una palla break nel terzo set. Dimitrov però la annulla con un preciso inside out col dritto e si riporta in parità sul 2-2. La svolta arriva nel settimo game, quando, sul 3-3, un riflesso felino del bulgaro gli consente di prendersi il break del 4-3: il quasi 33enne scende a rete dopo un attacco col dritto, il suo avversario cerca di bucarlo con il passante di rovescio ma la pallina tocca il nastro che alza la traiettoria della pallina. Dimitrov è rapidissimo a pararla ed effettua così il suo secondo break del match. Con la partita ormai in pugno ‘Griga’ continua a pennellare e chiude 6-4, che gli vale il ticket per la finale. Prestazione maiuscola del bulgaro, senza concedere nemmeno un break a Zverev, che lo aveva battuto negli ultimi 7 incontri.