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“Sono preoccupato, molto preoccupato per il futuro olimpico dello sport italiano”. Comincia così l’intervista al presidente del Coni, Giovanni Malagò, uscita sul quotidiano ‘Tuttosport’ dopo la bocciatura del Cio della legge delega approvata dal Parlamento lo scorso 6 agosto e adesso con la crisi di governo la situazione si fa ancora più incerta e ingarbugliata. “Rischiamo conseguenze devastanti – prosegue il numero uno dello sport italiano – la sospensione del Coni e, quindi, il divieto per i nostri atleti di gareggiare a Tokyo 2020 sfilando dietro il tricolore o indossando le maglie azzurre, retrocessi allo status individuale di atleta olimpico indipendente con l’esclusione delle squadre, la messa in discussione di Milano-Cortina 2026 dopo gli sforzi immani che abbiamo sostenuto per aggiudicarci l’organizzazione delle Olimpiadi invernali”. Neanche due mesi fa a Losanna il mondo dello sport italiano era in festa con l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano-Cortina: “Mi telefonano da ogni parte del mondo i colleghi del Cio e mi chiedono cosa stia succedendo in Italia. E io rispondo ‘questo è il premio per avere riportato le Olimpiadi in Italia’”.
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