Umili per diventare competitivi. Maurizio Sarri traccia la strada da seguire in un mese difficile da decifrare per la Lazio. Scossa dalla sconfitta durissima contro il Midjtylland, la squadra biancoceleste è ripartita in campionato con due vittorie, otto gol fatti e zero subiti. Secondo il tecnico, il vero volto dei suoi giocatori è quello in Serie A e ora è arrivato il momento di dimostrarlo contro lo Sturm Graz nella terza giornata della fase a gironi di Europa League. L’entusiasmo è a mille, ma Sarri frena sugli obiettivi: “Siamo ancora all’inizio, un po’ più avanti sul piano tattico. Sulla mentalità abbiamo ripreso da zero, stiamo cercando di crescere. Ascoltare le storie sullo Scudetto sarebbe il più grande errore – spiega -. Roma è specializzata in questa esaltazione con ritorno nella polvere nel giro di una settimana. Abbiamo un percorso da fare e in questo momento non siamo competitivi sui tre fronti. Pensiamo a domani: affronteremo avversari con grande intensità e spirito agonistico”.
La trasferta austriaca sarà l’occasione per fare alcune rotazioni, non troppe. A centrocampo potrebbe riposare Milinkovic-Savic, con Vecino al suo posto. Cataldi e Luis Alberto dovrebbero completare il reparto. Nel reparto offensivo è ballottaggio tra Zaccagni e Felipe Anderson. In difesa si scalda Mario Gila, che “sta seguendo un percorso straordinario, ha personalità, tecnica e coraggio”, secondo Sarri. Contro lo Sturm Graz avrà un’altra chance dopo la brutta prova in Danimarca. Da valutare ci sono le condizioni di tre giocatori con una storia di infortuni meritevole di attenzioni. Ciro Immobile non ha dato segno di “nessun tipo di problematica”, mentre Romagnoli “sta raggiungendo un alto rendimento”. Proprio come Pedro “che si sta allenando bene e con continuità”. La sensazione è che tutti e tre siano destinati a partire dal 1′ in Europa. Straordinari anche per Lazzari (lodato dal tecnico avversario in conferenza stampa) e Marusic. Sarri non cambia la protezione dei pali. L’orgoglio per i due milioni spesi per l’ottimo Provedel fin qui supera di gran lungo la dose di dubbi sui 10 per Maximiano.
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