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Jannik Sinner si prende la sua rivincita, sconfigge in rimonta il numero uno del mondo Carlos Alcaraz e torna in finale nel Masters 1000 di Miami a distanza di due anni. L’azzurro classe ’01 si impone con il punteggio di 6-7(4) 6-4 6-2 in 3h e 3′ di gioco e domenica proverà a sfatare il tabù rappresentato da Daniil Medvedev nel tentativo di conquistare il primo torneo 1000 della carriera. Con il russo, infatti, i precedenti dicono 0-5, con l’ultimo molto recente giocato in un’altra finale, quella di Rotterdam.
Questi due giovani fenomeni non deludono, dando vita almeno nella prima parte ad un match di livello eccelso. D’altronde Alcaraz-Sinner in meno di un anno è già diventata un must. Una di quelle rivalità che fa bene allo sport, con il pubblico ansioso per l’inizio dell’incontro e le stelle dell’NBA come Jimmy Butler e Luka Doncic in tribuna a godersi uno spettacolo di prim’ordine. Ad avere la meglio – dopo le dolorose sconfitte di New York e Indian Wells – è l’azzurro, che dimostra ancora una volta di avere tutte le carte in regola per giocarsela alla pari anche contro il ’03 spagnolo che a tratti sembra un extraterrestre. Bravissimo l’altoaltesino a restare nel match a livello mentale dopo un primo set durissimo e perso di un’inezia, uscendo poi alla distanza.
PRIMO SET – Partenza a razzo di Jannik, che nei primi games di battuta serve quasi esclusivamente prime e nei games di risposta è aggressivo come ci siamo abituati a conoscerlo. Alcaraz spesso viene sorpreso in uscita dal movimento del servizio ed è il primo a cedere il passo, subendo il break nel quarto game. L’azzurro consolida il vantaggio e si porta sul 4-1, ma nel gioco successivo sbaglia uno smash che l’avrebbe portato sul 15-40, con due palle break per il 5-1 pesante. Un grave errore che gli costerà caro.
Alcaraz infatti riesce a restare in scia portandosi sul 2-4 e come spesso accade in questi casi trova poi il contro-break dopo un game incredibile, in cui il punto dell’anno vinto dal nostro giocatore sullo 0-15 non basta a permettergli di tenere la battuta. Alcaraz continua con le sue magie in difesa, riprende tutto e ritrova la parità sul 4-4. Entrambi tengono il successivo turno di battuta, ma sul 5-5 è Alcaraz ancora a breakkare il nostro, procurandosi l’occasione per servire per il set. Ne nasce un dodicesimo game interminabile, in cui lo spagnolo commette doppio fallo sul set point e Jannik riesce a trovare il contro-break alla quarta chance.
Si va quindi al tie-break: l’azzurro ha un mini-break di vantaggio sul 4-3, qui decide di fare una smorzata un po’ fuori dallo spartito che permette all’avversario di rientrare e sul 4-4 lo spagnolo si inventa due difese da capogiro su dei dritti che sarebbero risultati vincenti contro chiunque altro. Jannik va fuori giri e finsice per perdere il punto e i successivi due. Alcaraz dopo 1h e 17′ di gioco vince il primo set 7-6(4).
SECONDO SET – Reazione veemente dell’allievo di Vagnozzi e Cahill, che trova immediatamente il break e si porta poi sul 2-0. Poi arriva un piccolo momento di down fisico, un calo di energie del tutto naturale considerando l’intensità con la quale si sta giocando e Alcaraz vince tre games di fila per portarsi avanti sul 3-2. Sul 4-3 in suo favore lo spagnolo ha due palle break che lo porterebbero a servire per l’incontro, ma Jannik trova in entrambi i casi la prima di servizio e riesce a salvarsi. E ad avere un vistoso e pesante passaggio a vuoto – per una volta – è Alcaraz, che subisce un parziale di undici punti a uno che portano Sinner a vincere il set per 6-4.
TERZO SET – Lo spagnolo dopo un lungo toilet break torna in campo ma continua a macinare errori: nel primo game di servizio sbaglia due dritti, un rovescio e una palla corta e permette a Sinner di andare subito avanti di un break come nel secondo set. Alcaraz per circa dieci minuti sembra in grossa difficoltà fisica, faticando negli spostamenti e nel caricare il servizio. In qualche modo però riesce a restare aggrappato al match anche in una situazione semi-disperatata sull’1-3 e 0-30 al servizio. Crisi passeggera, perché Alcaraz riprende a correre da un lato all’altro del campo, costringendo Sinner nuovamente a fare gli straordinari per vincere i punti. Ma sul 2-4 il numero uno del ranking non può salvarsi, cede nuovamente la battuta e Sinner chiude i conti sul 5-2 tenendo la battuta a quindici con un dritto sulla riga. Può alzare le mani al cielo, Jannik è in finale!
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