Torna in campo l’Italia, di fronte l’Irlanda in una partita che non serve a nulla, tutto è già deciso: lunedì prossimo sarà la Spagna a testare le velleità della squadra di Conte in quello che è molto più di un ottavo di finale. Le due protagoniste dell’ultima finale europea di nuovo contro, ma prima c’è da un’avversario che storicamente è sempre stato ostico: nel ’94 ci batterono nella gara inaugurale del girone E, nel 2012 fummo noi a vincere grazie a Cassano e Balotelli. La vittoria che rimane nei cuori, però, è quella firmata da Schillaci, era Italia ’90.
Quarti di finale, la pressione data dal fatto di giocare in casa si fa sentire. L’Eire è un rullo compressore, i verdi mettono in seria difficoltà gli azzurri buttandola sulla corsa e sul fisico, a queste condizioni non possiamo competere. L’Italia soffre, arranca, Schillaci sfiora il gol, Baggio invece lo fa: gol da manuale del calcio, ma il manuale del guardalinee dice che era fuorigioco. Tutto da rifare, ma il gol, seppur annullato, ha il potere di svegliare la nazionale che di lì a poco passa. Donadoni riceve da Giannini e al limite dell’area decide di assumersi la responsabilità del tiro, il portiere irlandese respinge, poi barcolla e cade. Schillaci non si lascia pregare e con un tocco di piatto trova la diagonale giusta. Il resto è sudore e botte, l’Irlanda non ci sta ad abbandonare la competizione, ma al 90° sono gli azzurri ad esultare.
Quella sfida ci consegnò l’Argentina, grande favorita del torneo. Stavolta non si assegna nulla, l’avversario è già deciso: sarà la Spagna ancora una volta grande favorita. Ma meglio fare un passo alla volta, prima godiamoci l’incrocio con l’Irlanda che potrebbe sancira il tris di vittorie azzurre. Per preoccuparsi c’è tempo.