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“Punto forte sulle Olimpiadi, è il grande obiettivo della stagione”. Omar Visintin, atleta simbolo dello snowboard cross azzurro, non ha dubbi nel definire l’appuntamento a cinque cerchi come il più importante dell’anno. Ai microfoni di Sportface.it il ventottenne di Merano, primo italiano a vincere la Coppa del Mondo di specialità nel 2014, racconta le proprie emozioni a meno di novanta giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Pyeongchang 2018.
ROAD TO PYEONGCHANG – L’avvicinamento all’Olimpiade coreana sta procedendo senza intoppi, con la consapevolezza per la prima volta in carriera di voler dare priorità assoluta ad un possibile grande risultato a cinque cerchi: “La preparazione sta andando alla grande, per ora è tutto come deve essere. Sono riuscito ad allenarmi benissimo sia in palestra che sulla neve. È andato tutto come da programma. Negli anni passati ho sempre cercato di focalizzarmi anche sul fronte della Coppa del Mondo, però non è mai andata bene né con le Olimpiadi né con la Coppa del Mondo, quindi quest’anno mi sono ripromesso di avere l’obiettivo fisso sull’Olimpiade. Certo, si tratta di una gara secca con quattro run che devono andare al 100% bene, siamo in quaranta a voler vincere: bisogna mettere in conto tutto. Lavoro a tutta per minimizzare il rischio caduta.”
DIMENTICARE SOCHI – Proprio una caduta ha tarpato il sogno olimpico di Visintin quattro anni fa a Sochi. Lo snowboard cross è uno sport dove gli imprevisti sono sempre in agguato visto che si scende in sei sulla stessa pista, tutti affamati di vittoria, e gli incidenti sono molto frequenti: “Delusione dopo Sochi? Non è nemmeno stata una grandissima delusione perché sono riuscito abbastanza bene a pensare ad altro, quell’anno ho anche vinto la Coppa del Mondo in una stagione dove ero al top della forma (2014, ndr). Nel mio sport si sa che può andar male, devi già metterlo in conto, non tutto dipende da te. Una caduta alle Olimpiadi fa male, ma ti rialzi e dici ‘Vabe la gara è andata, la mia vita continua così com’è, ci riproverò la prossima volta’. “Mi sono detto: ‘Vabbè la gara è andata, la mia vita continua così com’è, ci riproverò la prossima volta”
SCARAMANZIA – “Rituali scaramantici prima della gara? Ho ovviamente i miei riti che mi permettono di stare calmo e concentrato in partenza, ma cerco di essere il meno scaramantico possibile. Non sono uno di quelli che ha la mutanda o il calzino fortunato e metto sempre quello (ride, ndr).”
IL GRUPPO – La squadra di snowboard cross italiana è una delle più forti al mondo, per cui anche la concorrenza interna è molto forte:“Siamo tutti amici, ovviamente in questo anno olimpico tra di noi c’è della sana concorrenza. Siamo in sette ed i posti per Pyeongchang sono quattro quindi ovviamente qualcuno rimarrà deluso e qualcuno sarà il fortunato. I criteri di scelta per la convocazione olimpica? Non abbiamo capito bene, ma molto dipenderà dagli allenatori che ovviamente terranno conto delle classifiche e delle gare di Coppa del Mondo. Non abbiamo una graduatoria fissa: bisogna andare forte e guadagnarsela.”
Omar Visintin è un vero e proprio simbolo dello snowboard cross italiano, un pioniere. Oltre ad essere stato il primo azzurro a conquistare una Coppa del Mondo, ha anche esordito agli X Games di Aspen del 2015 (per gli americani paragonabili alle Olimpiadi) conquistando una medaglia d’argento, primo “rookie” a riuscirci dal lontano 2008. Per celebrarlo a Lagundo, paese in cui vive, gli hanno persino dedicato un posto auto riservato visto che prendeva troppe multe: “Ora però non c’è più, mi sono trasferito quindi ora il posteggio è tornato a disposizione di tutti.” “Posto auto riservato? Me l’hanno tolto, mi sono trasferito”
GLI INIZI – “Prima volta con lo snowboard cross? Ho iniziato a sciare molto presto già ai due-tre anni, a sei-sette ho visto lo snowboard per la prima volta da dei ragazzi che utilizzano questo attrezzo un po’ nuovo per me, poi piano piano ho iniziato a fare gare di parallelo per poi specializzarmi nello snowboard cross.”
IL TEMPO LIBERO – “Sono una persona molto attiva, mi piace fare tantissimo sport anche nel tempo libero. Ogni sport può essere utile per un atleta di alto livello per migliorarsi ed io cerco di praticarne il più possibile. In estate vado a surfare e faccio boxe, quest’anno ho anche iniziato ad andare in bici. Surf propedeutico per lo snowboard? Sono due tecniche molto diverse, a parte la posizione simile sulla tavola.”
LA MUSICA – “Come seconda passione mi diletto con la musica, ho imparato a suonare la chitarra un po’ di anni fa ed ora sto provando con la tastiera elettrica. La suonavo da piccolo, ma ora non mi ricordo più nulla (ride, ndr). In questo mi aiuta anche mio padre, musicista nel tempo libero. Social? Se non facessi snowboard non penso che mi metterei a caricare foto della mia vita privata, facendo sport questo fa parte della mia vita per far vedere alla gente cosa faccio. Su Facebook ho anche un fan club (Fanclub Omar Visintin) gestito dai miei amici e familiari, che appena possono cercano sempre di seguirmi nelle gare.”
IL FUTURO – “Per ora sono molto concentrato sullo snowboard perché sento di avere una carriera ancora lunga. Voglio continuare a farlo il più possibile perché questa vita mi sta permettendo di fare delle bellissime esperienze e di vivere la mia vita al massimo e forse non tutti hanno questa fortuna. Magari in futuro mi piacerebbe lavorare coi bambini.” Di sicuro, però, nell’immediato futuro di Omar Visintin c’è l’appuntamento con l’Olimpiade: “Siamo già stati due anni fa sulla pista di Pyeongchang, è molto bella. Secondo me piace a molti. Sicuramente è spettacolare, ci saranno molti salti lunghi che cattureranno l’attenzione di chi la guarderà in tv o dal vivo.” E noi caro Omar, oltre ad esaltarci per le spettacolari acrobazie in pista, speriamo anche di festeggiare una bella medaglia olimpica.