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Il primo quarto di finale degli Internazionali BNL d’Italia 2023 mette a confronto Novak Djokovic e Holger Rune. In un torneo che ha regalato fin qui numerose sorprese, questa partita è l’unica che rispetta la previsione iniziale del tabellone estratto. Il serbo, campione in carica del torneo, arriva a questo incontro dopo aver superato Cameron Norrie in una partita nervosa e ricca di polemiche, terminata 6-3 6-4. Rune, invece, ha avuto non poche difficoltà a liberarsi di Alexei Popyrin, sconfitto 6-4 5-7 6-4 in poco meno di tre ore. Si tratta del terzo confronto nel circuito tra i due, il primo dopo la finale di Parigi-Bercy dello scorso anno e la clamorosa vittoria del ventenne danese.
Djokovic per essere ancora Re di Roma, Rune per un altro sgambetto
Si tratta del diciassettesimo approdo consecutivo ai quarti del Masters 1000 italiano per Nole. Il serbo, che ha vinto il torneo sei volte, difficilmente si lascerà sfuggire l’occasione di arrivare sulla terra rossa del Roland Garros senza aver dimostrato, ancora una volta, di essere l’uomo da battere. A Parigi, lo scorso anno, è arrivata la brutta sconfitta in finale contro Rune. Era un altro torneo, era un’altra superficie, sembra passata una vita. Roma potrebbe essere il teatro in cui Nole proverà a dimostrare di non aver intenzione di lasciare che il Roland Garros possa essere vinto da qualcun altro, Nadal permettendo. Il danese sta mettendo in mostra una condizione brillante sui campi del Foro, ma non sembra in quella dimensione dominante con cui aveva ribaltato la finale di Bercy, costringendo Djokovic alla prima sconfitta in carriera in una finale 1000 dopo aver conquistato il primo set.
Le chiavi dell’incontro
Nella partita contro l’australiano Popyrin, Rune ha sofferto il pubblico avverso. Roma è una piazza storicamente legata a Djokovic, e viceversa. Nole ha sempre avuto particolare affinità con il pubblico italiano e con l’Italia in generale, mentre Rune è un giovane che si lascia ancora trascinare dai momenti e potrebbe non attirarsi le grazie del Centrale. Tuttavia, la condizione ambientale non risolve da sola le partite, e l’esplosività del danese potrebbe essere un’arma letale anche per il campione in carica. Rune possiede un’aggressività che ha già messo in difficoltà il miglior ribattitore del mondo, ma un conto è giocare sul veloce, un conto sulla terra rossa. Djokovic conosce questi campi come le proprie tasche, mentre Rune gioca nel tabellone principale di Roma per la prima volta in carriera. Come a Parigi, il numero sette al mondo avrà bisogno di entrare immediatamente in partita con la consapevolezza di poter superare Nole, mentre per il serbo la difficoltà principale sarà essere dominante già dai primi game dell’incontro, per non lasciar gonfiare la prestazione dell’avversario. Superata la fase di ambientamento, questa partita regalerà certamente spettacolo e resta difficile prevedere come andrà a finire. Se Rune dovesse spingere dall’inizio e riuscire a demolire la difesa del serbo, ottenendo di nuovo in trionfo dal sapore di impresa, verrebbe lanciato definitivamente tra i grandi. Se, invece, Nole dovesse uscire da questo quarto di finale con una vittoria agevole, dimostrerebbe di aver messo alle spalle Parigi e di essere proiettato ancora una volta verso la capitale francese, puntando questa volta al trofeo che conta di più, quello che verrà alzato sulla terra rossa del Roland Garros.
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