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Giuseppe Conte in conferenza stampa: “400 milioni di euro per famiglie in difficoltà”

Giuseppe Conte - Foto Wikipedia

Il Premier italiano Giuseppe Conte ha parlato al popolo italiano mediante una conferenza stampa ufficiale, rivelando ulteriori dettagli riguardo la lotta all’emergenza Covid-19. Il Presidente del Consiglio nostrano ha così espresso importanti novità in merito a quanto già menzionato, fornendo significative indicazioni: “La cosa più importante che riguarda i cittadini che ascoltano è che con una ordinanza della Protezione Civile aggiungiamo ad un fondo comune 400 milioni, che destiniamo ai comuni per le famiglie che non hanno i soldi per fare la spesa, usufruibili tramite buoni spesa e prime necessità”.

Conte ha poi continuato la sua importante informativa: “Aggiungo un’ultima notizia. Stiamo lavorando intensamente con l’INPS, perchè abbiamo varato alcune misure, adesso è importante che esse arrivino subito nelle tasche delle famiglie, delle imprese, dei cittadini. Tutto ciò non è semplicissimo, è una platea di undici milioni di persone. Stiamo facendo di tutto purchè i tempi della burocrazia siano dimezzati o azzerati. Io stesso su questo sono intransigente. Vogliamo mettere in condizione tutti di poter beneficiare delle somme di cui hanno diritto“.

In seguito Conte a risposto lodevolmente alla politica tedesca Ursula Von der Leyen, che recentemente si era esposta riguardo l’emergenza Covid-19: “C’è un appuntamento con la storia: l’Europa deve dimostrare se è all’altezza di tutto ciò. La storia non avverte quando arriva, soprattutto con un’emergenza del genere, è uno choc che riguarda tutti i sistemi economico-sociali di tutti gli stati membri. Si tratta di dimostrarsi adeguati o no a questa emergenza. Non passerò alla storia come colui che non sapeva cosa si dovesse fare per i cittadini. Mi batterò sino all’ultimo grammo di energia per ottenere una risposta europea forte e coesa“.

In chiusura il Presidente del Consiglio ha fatto un punto sull’istruzione: “Non c’è una prospettiva di tornare alle attività didattiche ordinarie. Per quanto riguarda le attività produttive non essenziali, non abbiamo una risposta, è troppo presto. Quello che deve essere a tutti chiaro è che quando il governo ha adottato questa misura, lo ha fatto con il massimo senso della responsabilità. Per noi l’obiettivo prioritario rimane sempre la salute dei cittadini“.

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