Giochi Olimpici invernali Pyeongchang 2018

Il fuoco di Olimpia si accende su PyeongChang: su Sportface tutte le emozioni a cinque cerchi

Arianna Fontana - Foto Sportface

Ci siamo, l’attesa è finalmente finita: venerdì 9 febbraio verrà acceso il braciere di Olimpia. Una luce che accomuna il mondo intero. Un calore in cui si nascondono e si mettono da parte tutti i problemi del mondo. Un simbolo – quello dei cinque cerchi – che unisce e interseca ogni latitudine perché le emozioni non conoscono limiti geografici. Lo sanno benissimo a PyeongChang dove sta per cominciare la ventitreesima edizione dei Giochi Olimpici invernali. Una destinazione che sino a qualche settimana fa provocava paura. Ma dove non arrivano gli esseri umani arriva lo sport. La Corea sarà sotto un’unica bandiera perché nel nome delle Olimpiadi si ferma tutto, anche il pensiero bellicoso di qualche personaggio più o meno discutibile.

Neve, ghiaccio e fuoco. Diciassette giorni in cui si assegneranno centodue titoli per un totale di trecentosei medaglie. L’Italia vuole essere protagonista. Forse è da oltre vent’anni che la nazionale azzurra si presenta ad un’Olimpiade invernale con ambizioni così alte: l’obiettivo del presidente del Coni Giovanni Malagò è chiaro da tempo, raggiungere la doppia cifra. A Sochi, nel 2014, le medaglie furono otto ma nessuna d’oro, a Vancouver nel 2010 solamente cinque. Adesso c’è la sensazione di poter essere competitivi in diverse gare e gli azzurri sono saliti di colpi nelle ultime settimane di Coppa del Mondo a dimostrazione della preparazione mirata per l’evento del quadriennio. Che per molti diventa l’evento della vita. Allenamenti, sacrifici, rinunce: tutto in funzione di questi giorni. Ci saranno emozioni e delusioni, gioie e dolori. E la redazione di Sportface.it è pronta a farvi vivere tutto: dal primo all’ultimo secondo di questa edizione olimpica. Live, resoconti, cronache, parole dei protagonisti, video, risultati, medagliere, programmi, italiani in gara per rendervi partecipi e immergervi completamente nel clima olimpico.

Arianna Fontana, Dorothea Wierer, Sofia Goggia, Omar Visintin, Peter Fill, Michela Moioli, Federico Pellegrino. Li sentirete, li leggerete e li tiferete. La nazionale azzurra sarà composta da 121 atleti (record, escluso Torino 2006 dove molti pass spettavano di diritto), per molti sarà la prima esperienza a cinque cerchi, per altri sarà l’ultima, per altri ancora sarà la punta più alta della carriera. Al PyeongChang Olimpic Stadium, venerdì 9 febbraio, Arianna Fontana sventolerà il tricolore e alla consegna della bandiera da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’azzurra ha sciorinato un discorso di grande spessore: “Quando entrerò nello stadio e sventolerò alto il tricolore potrete vedere tre diverse me. Me da bambina quando ho appena scoperto una grande passione per lo sport, una me quindicenne che ha appena intravisto la via per l’Olimpo dei giganti dello sport e la donna che sta di fronte a voi pronta ad affrontare ogni sfida che le si pone davanti”. E allora non ci resta che sventolarlo insieme a lei quel tricolore.

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