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“Guardo avanti, il passato non si può cambiare. Io il terzo pilota più vincente in Ferrari? Non male, ma il bilancio poteva essere più ricco: 14 (le vittorie con la Rossa, ndr) è solo un numero, conta poco”. Sebastian Vettel, intervistato dal Corriere della Sera, commenta con una punta di amaro la fine della sua avventura con la Ferrari, il suo team negli ultimi sei anni, con cui correrà le ultime tre gare in questo 2020, prima di accasarsi alla Aston Martin. Il pilota tedesco ricorda il primo giorno nel team del Cavallino: “Il 29 novembre del 2014, a Fiorano. Ero emozionato, ma anche concentrato sul programma intenso. Avevo già girato lì con la Toro Rosso, ma con la Rossa cambia tutto. Non lo dimenticherò mai”.
“Le vittorie più belle? Malesia 2015, seconda gara, un inizio stupendo. E Montecarlo 2017 – aggiunge Vettel -. Quanto eravamo vicini al Mondiale in quegli anni lì? Che senso ha ripensarci? Guardo avanti. Comunque le rispondo: nel 2017 la macchina era molto competitiva. L’anno successivo avevamo un “pacchetto” migliore, con più potenziale. Ma non siamo stati capaci di svilupparlo per lottare nella fase finale del campionato, per questo non abbiamo vinto. Rimpianti? No, le cose succedono per un motivo. Nel bene e nel male. Sì, saremmo potuti andare meglio, sarebbe stato bello vincere il Mondiale. Ma in quei momenti abbiamo fatto ciò che ritenevamo fosse giusto”.
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Seb racconta anche di essersi sentito da Mattia Binotto quando quest’ultimo gli ha comunicato che le loro strade si sarebbero separate: “Com’è il nostro rapporto? Buono, è professionale. Sono abbastanza ‘anziano’ per capire e accettare le decisioni. Ho avuto un lungo periodo per riflettere sul dopo. Non porto rancore, non sono il tipo. Guardo avanti: 3 Gp ancora con la Ferrari per far bene e poi la nuova sfida. So che mi divertirò”.
Un commento anche sul suo futuro in Aston Martin: “Mi aspetto belle cose. Poter vincere un altro titolo dopo i 4 con la Red Bull? Siamo onesti: ora può vincerlo solo chi guida una Mercedes. Ma sono felice di dove andrò, abbiamo il potenziale per stupire. E poi nel 2022 cambieranno le regole, mai dire mai”.
In chiusura, un ricordo degli anni in Ferrari: “Lascio un patrimonio immenso di amicizie, di valori umani, ricordi, persone che mi accompagneranno sempre, anche se lontane”.
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