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Allo stadio Pierre Mauroy di Lille, la Francia padrona di casa pareggia 0 a 0 contro la Svizzera di Petkovic, chiudendo al primo posto nel gruppo A, a 7 punti. Elvetici secondi nel girone, a quota 5.
SVIZZERA
Sommer 6
Sicuro tra i pali, un po’ meno nelle uscite sulle palle inattive.
Lichtsteiner 6
Meglio delle prime due partite, in cui si era segnalato per banali errori di distrazione.
Schar 7
Dominante sui calci piazzati, sia in fase difensiva che nell’area avversaria. Difensore roccioso, anche elegante quando esce palla al piede.
Djourou 6.5
Meno bello da vedere del compagno di reparto, però Gignac è pressoché annullato. Il merito è anche suo.
Rodriguez 6
In questa prima fase è mancato nelle sgroppate offensive, piatto forte del suo repertorio. Diligente in copertura, la partita odierna lasciava poco spazio ad iniziative coraggiose.
Behrami 6.5
Talmente aggressivo da bucare il pallone in un contrasto con Griezmann. Insuperabile nell’uno contro uno.
Xhaka 5.5
Ancora una volta, la terza, pecca di personalità . Come regista della squadra dovrebbe essere il fulcro del gioco. La sua crescita potrebbe far fare il salto di qualità alla squadra.
Shaqiri 6
Dopo due prestazioni deludenti, una prova positiva. Soprattutto nel secondo tempo tocca tanti palloni nella trequarti offensiva, anche se spesso si limita a un timido compitino. (79’ Fernandes s.v.)
Dzemaili 6.5
Felice intuizione di Petkovic. La posizione da trequartista ne valorizza l’imprevedibilità e la capacità di inserimento. Un’ottima fase a gironi.
Mehmedi 5
Invisibile. Sostituito nel finale al termine di una prova deludente. (86’ Lang s.v.)
Embolo 6
Classe ’97, scelto da Petkovic al posto di Seferovic. Vivace, crea qualche scompiglio nella difesa francese, ma è servito poco. (74’ Seferovic 6)
Allenatore: Vladimir Petkovic 6.5
La sua squadra balza all’occhio per organizzazione. Si muove compatta, reparti sempre equidistanti, pochi fronzoli e tanta corsa. Se cresce Xhaka, può migliorare anche la fluidità del gioco. Unica critica: è mancata personalità per vincere e cercare il primo posto. Del resto, con l’Albania in vantaggio sulla Romania, non aveva nulla da perdere.
FRANCIA
Lloris s.v.
Inoperoso.
Sagna 6
Mehmedi non si vede mai, cosicché la sua partita scorre senza patemi. Più propositivo in fase di spinta nella ripresa.
Rami 6
La Svizzera non tira mai in porta, e raramente arriva in area avversaria. I suoi compiti difensivi si riducono al minimo essenziale.
Koscielny 6
Attento su Embolo, cliente pericoloso.
Evra 5.5
Non è il suo Europeo. Ha sofferto in ogni incontro, e ancora una volta la fascia sinistra è la zona in cui la Francia va in maggior difficoltà . Come già detto nella scorsa partita, sembra in difficoltà fisicamente.
Sissoko 6
Centrocampista di sostanza, a tratti un po’ goffo. Fantastica la progressione con cui arriva al cross in occasione della traversa di Payet.
Cabaye 6.5
Non fa rimpiangere Kante nel ruolo di incontrista a centrocampo. Forse non ha il dinamismo del giocatore del Leicester, ma, più esperto, sfrutta a pieno un diligente senso della posizione. Ha anche discreti piedi in fase di impostazione.
Pogba 6
Pericolosissimo nel primo quarto d’ora, specie con un sinistro dai 25 metri che si stampa sull’incrocio dei pali, a Sommer rassegnato. Ma progressivamente si spegne. In crescita, ma non è ancora abbastanza.
Coman 6.5
Primo tempo molto convincente. Guizzante sulla trequarti offensiva, molto generoso anche in ripiegamento, più di una volta si segnala per recuperi generosi. Calato nella ripresa, giustamente sostituito. (63’ Payet 6.5 – ennesima perla balistica del suo Europeo. Stupenda conclusione al volo su cross di Sissoko. Fermato dalla traversa.)
Gignac 5.5
Lotta tra i centrali svizzeri, ma non vede tanti palloni. Meglio Giroud nelle prime due partite.
Griezmann 5.5
Aveva smentito le critiche dei media col gol del vantaggio contro l’Albania. Si segnala per una percussione nella ripresa, ma nulla di più. Ripiombato nell’anonimato. (77’ Matuidi s.v.)
Allenatore: Didier Deschamps 5.5
Dopo tre partite la sua squadra ha raggiunto l’obiettivo: primo posto nel girone e qualificazione senza patemi. Ma la Francia non ha mai convinto. Attende fiducioso la crescita di Pogba. Forse ha trovato in Cabaye maggior qualità di quella che garantisce Kante.