Il campionato italiano di mezza maratona, andato in scena domenica scorsa a Foligno, ha riportato alla ribalta un nome importante per l’atletica italiana: Valeria Straneo. L’atleta alessandrina, già medaglia d’argento in maratona ai Mondiali di Mosca 2013 ed agli Europei di Zurigo 2014, nonchè detentrice del primato nazionale sulla distanza (2h23’44”, ndr), si è infatti classificata al secondo posto 1h12’04”, alle spalle della vincitrice, l’ugandese Juliet Chekwel (1h11’53”, ndr). Questo piazzamento le ha consentito di aggiudicarsi il titolo nazionale sulla mezza distanza. Per la Straneo si tratta certamente di un risultato importante, che arriva dopo un periodo difficile, caratterizzato da problemi fisici. Sportface.it l’ha contatta in esclusiva.
Valeria sei soddisfatta?
“Soddisfattissima, non credevo sinceramente di poter correre così bene in questo momento. Il titolo nazionale è stata la ciliegina sulla torta di una giornata che aspettavo da tempo”.
Raccontaci la gara.
“Sono partita con il gruppo di testa, sapevo che sarebbe stato difficile perchè c’erano atlete temibili, però volevo provarci. Mi sono detta di stare lì attaccata a loro il più a lungo possibile, poi se fossi saltata per aria pazienza (ride, ndr)”.
I primi km sono stati veloci.
“Si, molto veloci, vicini a 3’20”/km di media, un ritmo che, per me, in questo momento è impegnativo, soprattutto se spalmato su una distanza di 21km. Più passavano i km, però, più mi sentivo bene. Come detto, quindi, ho deciso di provarci, anche se era rischioso perchè nelle precedenti mezze a cui avevo partecipato di recente, Monza e Vinovo, avevo avuto un calo proprio nella seconda metà di gara”.
Questa volta è andata diversamente.
“Si, più la gara andava avanti, più le gambe rispondevano. Ci sono stati dei piccoli rallentamenti, dovuti più che altro al percorso, piuttosto nervoso, con curve ad angolo ed un paio di sottopassi che hanno portato a perdere un po’ il ritmo, però le mie sensazioni erano ottime. Ho cercato di mantenere il ritmo e, ad un tratto, quando mi sono trovata da sola, quasi non ci credevo. L’atleta ugandese mi ha superata negli ultimi 2km. Ho dato tutto, sentivo le gambe che bruciavano e devo dire che alla fine ho mancato la vittoria proprio per una manciata di secondi. Però va bene cosi (ride, ndr)”.
Un titolo italiano giunto quasi inaspettato.
“Per essere sinceri, direi del tutto inaspettato. E’ inutile nascondere che Sara (Dossena, ndr) in questo momento è più in forma di me. Ero partita con l’biettivo di migliorarmi e fare una buona gara, pensando che il titolo fosse roba sua. La corsa però è così: ci sono per tutti giornate positive e negative. Forse ha inciso anche la 32km della scora settimana a Parma: Sara aveva corso forte tutta la gara, mentre io nei primi 10km ero stata volutamente più guardinga, correndo a 3’50”/km di media, per poi accelerare nell’ultima parte. Forse questa volta le mie gambe erano più fresche. Diciamo che mi è andata bene”.
Parlaci dei tuoi prossimi impegni.
“Questo fine settimana sarò a Bari, dove correrò la 10km o più probabilmente la mezza maratona. Si tratta di una manifestazione inserita nel circuito Follow Your Passion, organizzato dal mio manager Marcello Magnani. E’ tra l’altro un evento Bridgestone di cui sono Ambassador, per cui ci tengo ad essere presente. Ovviamente sarà una mezza maratona corsa su un ritmo più prudenziale rispetto a Foligno: anzi forse ci aggiungerò altri 10km, in modo da completare una bella sessione di allenamento da 30km, che mi servirà anche per il vero obiettivo di questo finale di stagione”.
Sarebbe a dire?
“Il 2 dicembre sarò in Spagna per correre la Maratona di Valencia. Sono molto felice ed emozionata di poter tornare a correre una 42km, oltre due anni dopo quella delle Olimpiadi di Rio”.
Una bellissima notizia. Che obiettivo ti poni?
“In termini di riscontro cronometrico non voglio dire nulla, ma certamente non potrà essere la mia maratona più veloce. Voglio che sia un nuovo inizio, una ripartenza dopo due anni travagliati, in cui ho dovuto convivere con acciacchi di diversa natura e non sono mai riuscita ad allenarmi con continuità”.
Hai mai avuto paura di non poter più tornare ai tuoi livelli?
“Ci ho pensato, inutile dire il contrario. Quando passi da un problema all’altro e non puoi allenarti, oltretutto con la mia carta d’identità, credo sia umano riflettere. C’è sempre stato qualcosa, però che mi ha spinto ad andare avanti”.
Che cosa?
“Il pensiero che, se fossi riuscita a risolvere i miei fastidi ed a riprendere i miei allenamenti con costanza, avrei potuto ancora dire qualcosa ad alto livello. Avevo questa idea nella testa e devo dire che è stata la leva che mi ha dato una spinta fondamentale”.
I problemi fisici sembrano finalmente alle spalle.
“Ho avuto una lesione al tendine del bicipite femorale, nella parte bassa vicino al ginocchio, per intenderci. Non riuscivo a risolvere la situazione, ho sofferto per un anno. Alla fine, per mia fortuna, mi sono affidata al Dr. Gianluca Stesina del JMedical Center di Torino: in 3 mesi mi ha guarito ed adesso riesco ad allenarmi finalmente come voglio. Per me è una grande sicurezza, anche psicologica, avere una persona di riferimento in grado di indicarmi con chiarezza ed efficacia che cosa devo e, soprattutto, che cosa non devo fare quando mi imbatto in qualche acciacco”.
Quindi non resta che darci appuntamento a Valencia.
“Si, non vedo l’ora. L’ho detto prima, è un nuovo inizio. Da lì partiremo per cercare di tornare ancora competitivi al massimo. So che ci vuol tempo, serviranno pazienza e duro allenamento, ma adesso finalmente sto bene e so di poterci riuscire”.