[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Matteo Berrettini ha concesso una lunga ed interessante intervista a Sportface.it, mediante una live streaming su Facebook. Il tennista romano ha toccato vari argomenti, variando fra le nuove abitudini adottate in quarantena e le inevitabili ripercussioni sul mondo dello sport. L’atleta azzurro ha ricordato vari momenti importanti della sua carriera, svelando peraltro i segreti del suo successo, in un racconto gradualmente coinvolgente che lo ha portato sino alla top 10 ATP. Berrettini ha inoltre omaggiato gli Internazionali di Roma e Wimbledon, mostrando un’appartenenza affettiva importante per il tennis e per i due tornei menzionati in particolare.
NUOVE ABITUDINI IN QUARANTENA – “Sto molto bene, sono in Florida, a casa della mia ragazza. Non era conveniente tornare in Europa e ho pensato di passare questo periodo negli Stati Uniti. Sto continuando ad allenarmi, seppur non esattamente come prima. Il tempo qui è ottimo, è una quarantena un po’ diversa rispetto a quella che si vive in italia, mi sento fortunato per quanto riguarda questo aspetto“.
FORMA FISICA – “Fisicamente mi sento bene, ma giocare dei match è tutt’altro. L’obiettivo era quello di rientrare in campo e riprendere la condizione. In Australia non ero al meglio, adesso sto recuperando, spero che questo periodo finisca presto e si ritorni alla normalità “.
 FLAVIO CIPOLLA – “Flavio è stato il mio primo amico all’interno del Tour, la prima persona che consideravo di un altro livello. Mi ha aiutato molto, è stata una figura fondamentale per me, nonostante lui non facesse parte del mio team. Da ciò è nata un’amicizia splendida, ci vediamo spesso“.
GSTAAD 2018 – “Quando ho vinto Gstaad, nel 2018, ho metabolizzato il successo dopo molto tempo. Mi rendo conto dei traguardi che ho raggiunto, ma adesso non sono ancora completamente consapevole di dove sono arrivato. Ho paura di fermarmi, punto a fare meglio e sono molto ambizioso, non mi fermo a guardare il passato“.
PASSATO E AMBIZIONI – “Se mi avessero chiesto quale fosse il mio sogno un anno fa, avrei risposto top 20. Non credevo di poter raggiungere obiettivi che poi ho raggiunto. Per me è molto stimolante far bene nei grandi tornei, ma la cosa che mi caratterizza è che riesco sempre a divertirmi. Ho sempre pensato al tennis come una gara a chi arriva più lontano, non ‘a chi arriva prima’. Vincere fa bene, ma devi costruire qualcosa. Dico sempre che ciò che mi ha portato sin qui è la passione, mi è sempre piaciuto dare il 100% per il tennis. Non ho mai pensato al successo, non avevo grandi risultati e dunque non pensavo alla top 10 da piccolo. Negli anni questo spirito è rimasto, mi piace investire, cambiare, mettermi in discussione, ed è per questo che abbiamo deciso di predicare alcuni atteggiamenti sia dentro che fuori dal campo. La mia vita è cambiata parecchio ovviamente“.
RINVIO INTERNAZIONALI DI ROMA E WIMBLEDON – “Era nell’aria la cancellazione di Wimbledon e di tutta la stagione sull’erba. La situazione attuale è più grave della posticipazione di un torneo di tennis, ma quando ho saputo della sospensione degli Internazionali di Roma è stato un colpo basso, è uno dei tornei per il quale vorrei sempre prepararmi al meglio. Roma è la mia città , l’anno scorso ho giocato sul centrale e metà delle persone presenti le riconoscevo. Adesso dobbiamo rispettare quella che è la priorità principale. Il rinvio di Wimbledon mi fa però parecchio effetto, è il torneo che racchiude l’essenza del tennis, è la storia di questo sport. Per quanto mi riguarda, i brividi che ho quando entro sul centrale di Roma non li ho mai provati altrove. Sono qui perchè andavo al Foro Italico da ragazzino“.
FABIO FOGNINI – “Io e Fabio abbiamo un buon rapporto. C’è una sana competizione fra noi tennisti italiani. Credo sia una grande cosa che a grandi livelli ci siano parecchi di noi, fa bene al presente del movimento ed anche al futuro“.
JANNIK SINNER – “Jannik è impressionante, può tenere un livello incredibile già a quest’età . È un ragazzo di 19 anni, ma ha una mentalità diversa, sa già quello che vuole. Lavora duro, la sua più grande qualità è la forza mentale, è notevole a questa età ”.
FEDERER, DJOKOVIC, NADAL – “Federer non credo abbia ancora nelle corde ancora tre o quattro anni. Nadal e Djokovic riescono a giocare poco e arrivare sempre in fondo quando lo fanno. Per loro giocare 10 tornei in un anno non è un problema, ma più che altro lo è trovare motivazioni. Non credo che per tutti e tre la fine sia vicina, ma ci saranno altri anni per lottare contro di loro. Thiem mi sembra uno dei candidati migliori per il futuro. Gioca bene sulla terra ed è migliorato molto anche sulle superfici veloci“.
SCARAMANZIA – “Da piccolo ero scaramantico, adesso meno. Alcuni membri del team lo sono molto, quindi sono capitate situazioni esilaranti durante alcuni tornei“.
VITTORIE CONTRO MONFILS E ZVEREV – “La vittoria contro Zverev al Foro Italico è stata inaspettata, a ripensarci provo parecchie emozioni. Se penso alla sfida contro Monfils agli Us Open, però, credo che sia il successo più importante sino a questo momento“.
OLIMPIADI – “Seguo soprattutto le Olimpiadi estive, ho sempre vissuto di più quelle. Le emozioni che offrono i Giochi, pochi eventi sportivi possono garantirle. Sono appassionato di basket, sono cresciuto con i 200 metri di Bolt, spero di partecipare nel 2021, le Olimpiadi sono un qualcosa che va oltre lo sport“.
https://www.facebook.com/sportface.it/videos/517778448909087/
[the_ad id=”676180”]