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Cos’hanno in comune Josè Mourinho e Thomas Tuchel oltre all’esperienza al Chelsea? Per informazioni, chiedere a Mislav Orsic. O più semplicemente a qualsiasi tifoso della Dinamo Zagabria, la squadra che più di tutte ha sancito l’esonero dei due super tecnici dalle panchine di Tottenham e Chelsea. Un 3-0 agli Spurs nel 2021, un clamoroso 1-0 ai Blues. L’ultimo precedente con una squadra italiana risale al 2019 contro l’Atalanta. Gasperini vinse 2-0 in casa, ma subì un pesantissimo 4-0 in Croazia. Insomma, la Dinamo Zagabria, prossima avversaria del Milan, ha una storia europea recente di tutto rispetto. Dopo il pareggio con il Salisburgo, Pioli proverà a sfruttare il fattore San Siro contro una squadra che in casa ragiona da big ma che lontano dalle mura amiche fa più fatica. Rispetto alle ultime imprese europee, però, la Dinamo Zagabria ha ancora uno scheletro di giocatori di ottimo livello. Il portiere Livakovic e l’attaccante Orsic sono i due esempi più noti, calciatori di un livello superiore rispetto al campionato croato, ma che, a differenza di Dani Olmo, non sono mai riusciti a fare il salto in una lega maggiore.
Non mancano vecchie conoscenze del campionato italiano. Bruno Petkovic, scuola Catania, 1.92 metri di aspettative mai mantenute tra Varese, Reggio, Entella e persino Bologna. A Trapani la sua esperienza migliore, con 10 gol in due stagioni sotto la guida di Serse Cosmi. Poi il ritorno in patria e la conquista della Nazionale maggiore con sei gol in ventuno presenze. Non sarà disponibile a San Siro invece Bosko Sutalo, prodotto dello scouting dell’Atalanta e reduce da un prestito al Verona. A sostituirlo ci penserà Josip Sutalo. Stesso ruolo, stesso cognome ma senza legami di parentela. Per Pioli pochi dubbi di formazione: Dest o Calabria, De Ketelaere o Brahim Diaz. Fuori Rebić, Origi, Krunić, ma con gli oltre 60.000 di San Siro. Chiuso nel girone di ferro con Liverpool, Atletico Madrid e Porto nella scorsa stagione, il Milan non ha vinto nessuna delle ultime sei gare a San Siro di Champions League. Si tratta della serie più lunga in assoluto senza una vittoria casalinga nella competizione regina per il club da sette coppe. C’è bisogno di collezionare punti ranking per scalare la classifica e tornare nelle posizioni che competono ai rossoneri. Una motivazione in più per conquistare tre punti cruciali.
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