[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
“Vivo l’Inter 24 ore al giorno, senza sosta, con un unico obiettivo: aiutare la società a tornare stabilmente tra i top club, dove la storia vuole che stia”. Lo ha detto Antonio Conte in un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, parlando dei suoi obiettivi con l’Inter. L’inizio di stagione non è stato dei migliori, ma il tecnico neroazzurro non si lascia abbattere: “La vittoria finale non è mai scontata o garantita, si crea attraverso un lungo percorso fatto di passione, lavoro, fatica, sacrificio, cura dei particolari. Ho sempre lavorato nella mia carriera in questo modo, e quando un giorno, spero lontano, andrò via, di una cosa sono certo: l’Inter che lascerò sarà , sotto tutti i punti di vista, migliore di quella che ho trovato“.
“Molti parlano solo della vittoria come se fosse facile da raggiungere – ha aggiunto Conte -. Io invece parlo della mentalità vincente. Perché, vede, si può vincere un anno anche solo per demeriti altrui o perché ti gira tutto bene, ma essere una società vincente nel tempo è un’altra cosa. E il mio obiettivo, insieme al club, è riuscire a riportare l’Inter a quel livello. Però bisogna essere chiari e non vendere fumo: non ci si arriva grazie a un acquisto e neanche solo per le capacità di un tecnico, perché dieci anni senza successi come quelli passati dall’Inter non sono casuali”.
Alla domanda sul poco utilizzo di Christian Eriksen, Conte risponde senza citare il danese, ma lanciando un messaggio ben chiaro: “Tutte le scelte che faccio sono sempre e solo per il bene dell’Inter non per quello del singolo giocatore“.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]