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Matteo Pedrosi, opinionista TV, football scout e soprattutto grande esperto di calciomercato, ha raccontato a Sportface.it le più importanti trattative del momento, da quelle concluse ad altre ancora in corso: la cessione travagliata di Pjanic, la possibile partenza di Nainggolan, il futuro di Pogba e tutti i probabili/possibili colpi di Inter, Napoli, Torino e Barcellona.
Pjanic ha lasciato la Roma per la Juve: cosa ne pensa?
“La situazione è molto chiara: c’era una clausola, il giocatore ha chiesto il trasferimento. La Juventus è stata abile ad anticipare tutti sul tempo e a trovare un accordo col giocatore. L’errore della dirigenza giallorossa è quello di non aver rinnovato prima il contratto al giocatore, annullando o aumentando la clausola rescissoria. Ma la volontà del calciatore bosniaco mi è sembrata decisiva e la Roma deve anche prestare attenzione ai bilanci. È un affare che in qualche modo ‘accontenta’ tutti, tranne i tifosi giallorossi”.
La Roma si sta preparando per un mercato di emergenza o stupirà i tifosi con un colpo a sorpresa?
“Dopo la cessione di Pjanic la Roma dovrà far di tutto per tenere Nainggolan, nonostante la corte serrata di Conte e del Chelsea. Da Sabatini mi aspetto sempre qualche colpo a sorpresa, e sono sicuro che alla fine riuscirà ad accontentare la piazza. I profili seguiti, ad oggi, sono Wjinaldum, Witsel e Bazoer, ma si può dire che il mercato della Roma stia iniziando solamente ora”.
Real Madrid e Manchester United sono pronti a fare follie per Pogba, che però ha cominciato male l’Europeo: potrebbe scendere la sua valutazione?
“Pogba è un grande campione, ma è troppo innamorato della palla. Ha ancora bisogno di un allenatore in grado di tenerlo concentrato e come si suol dire “sempre sul pezzo”, un po’ come faceva Conte, e per certi versi anche Allegri. In Nazionale spesso dà l’impressione di voler strafare, risultando poco funzionale al gioco della squadra, episodi a parte. È uno di quei giocatori in grado di inventarsi la giocata anche a fronte di una pessima prestazione e all’esordio con la Romania ad Euro 2016, per esempio, stava per segnare con un tiro dal limite. Non mi sorprende l’interesse del Real Madrid, credo proprio sia un giocatore da Real. Portarlo via alla Juve non sarà facile, ma i Galacticos non sono nuovi a colpi che sulla carta sembrano impossibili, vedi Bale…cifre da capogiro!”.
Che mercato devono aspettarsi i tifosi del Napoli?
“Ho l’impressione che il Napoli continuerà a faticare per chiudere le trattative. I giocatori forti sono ambiti da tante squadre e se li vuoi prendere devi sborsare più o meno le cifre che i club richiedono. Un anno fa, ad esempio, il Napoli seguiva Darmian, il Torino chiedeva 20 milioni e De Laurentiis ne offriva 14, arrivò il Manchester United e lo portò via a 18. Se credi in un giocatore lo devi prendere, non puoi trattare all’infinito. A Sarri serviranno alternative valide ai titolari e un rinforzo importante in difesa. Per il centrocampo piace molto Zielinski, ma il giocatore ha già un accordo con il Liverpool – ne parlai ad aprile – e rifiuta il trasferimento in Campania nonostante un principio d’accordo con l’Udinese. Si segue Herrera del Porto, ma anche in questo caso c’è parecchia distanza tra domanda e offerta. È vicinissimo, invece, un accordo con il Pescara per Lapadula”.
L’Inter del Gruppo Suning continuerà a investire sugli stranieri o darà spazio a giovani italiani? Cosa potrebbe portare Yaya Touré?
“Più che per l’avvento di Suning, l’Inter dovrà investire in giocatori italiani a causa della riforma delle rose, e dopo centinaia di stranieri transitati in questi anni direi che è cosa buona e giusta, considerando anche gli ottimi risultati della squadra Primavera, sconfitta solo in semifinale dalla Roma. Yaya Touré è un giocatore di qualità e soprattutto di personalità. L’ho visto un po’ appesantito ultimamente, ma se in forma è sicuramente un valore aggiunto. Insieme a Banega darebbe tanta esperienza e personalità ad un reparto che ne ha senz’altro bisogno”.
A che punto è la trattativa per la cessione del Milan?
“La trattativa tra il Milan e la cordata cinese esiste ed è a buon punto ma ho la netta sensazione che tutto dipenderà come sempre dalle lune di Berlusconi. L’esito è impronosticabile e i problemi di salute non agevolano un affare che invece andrebbe chiuso in tempi brevi, in modo da permettere alla neo-società una seria e tempestiva programmazione. Il rischio è quello che tutto resti com’è e che si perda un’altra annata, l’ennesima”.
Come sarà il nuovo Torino di Sinisa Mihajlovic?
“L’arrivo di Mihajlovic ha portato entusiasmo e nuovi stimoli, ma ci sarà anche tanto lavoro da fare. La dirigenza granata dovrà operare meticolosamente sul mercato e non sarà una passeggiata. Diversi giocatori attualmente in rosa, soprattutto in difesa, non sono congeniali al gioco di Sinisa, abituato a schierare le sue squadre con la linea difensiva a 4, e il rischio rivoluzione è concreto. I nomi accostati al Toro in questo momento sono tanti, da Giaccherini a Soriano, da Henriksen a Djuricic, ma molto dipenderà anche dalle partenze: Glik e Bruno Peres sono i due primi indiziati a lasciare, col polacco che ha già le valigie pronte (Zenit avanti su Besiktas e Wolfsburg in questo momento). Sul brasiliano ci sono praticamente tutti i top club europei ma un’offerta vera e propria non è ancora arrivata”.
Dove giocherà Zlatan Ibrahimovic?
“Su Ibrahimovic il Manchester United è molto avanti. Il club inglese ha offerto un anno di contratto con opzione per un’ulteriore stagione e la voglia di cimentarsi e vincere anche in Premier, per giunta con Mourinho allenatore, credo sia di grande stimolo per il giocatore, sebbene la moglie preferisse la destinazione Stati Uniti, o al massimo un ritorno a Milano. L’ipotesi Milan è romantica e suggestiva ma improbabile con l’attuale società e penso sia giusto non illudere nessuno. Il nuovo club di Ibra verrà annunciato presumibilmente a inizio luglio e, sinceramente, ritengo che solo i cinesi possano provare a cambiare il finale della storia”.
Il Psg corteggia Neymar e prepara un’offerta da 190 milioni: il Barcellona cederà? Quali potrebbero essere i colpi in entrata?
“Non credo molto a questo genere di operazioni, della serie ‘finché non vedo non credo’. Il Barcellona farà di tutto per tenere Neymar e penso che la rosa dei blaugrana non cambierà più di tanto. Arriverà sicuramente qualche innesto giovane e di grande qualità, come sempre. In questo momento si parla di Umtiti, difensore centrale del Lione, e di uno tra Mariano del Siviglia e Bruno Peres del Toro per la corsia di destra in sostituzione di Dani Alves, che praticamente è già un calciatore della Juventus. Mascherano, salvo sorprese, dovrebbe rimanere in Catalogna. Va bene un “regalo” (Alves), ma due mi sembrano troppi, specialmente se a giovarne è una rivale per la Champions”.