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Biathlon, staffetta donne Hochfilzen: Germania all’oro, Italia solo 5a

Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer - Staffetta Italia - Foto FISI

Una delle gare più attese del Mondiale di biathlon di Hochfilzen 2017 per quanto riguarda i colori italiani si è appena conclusa. Purtroppo, l’attesa non è stata ripagata con una medaglia, poiché le azzurre Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer, dopo una grande partenza, si devono accontentare del 5° posto. Oro ancora alla Germania, davanti ad Ucraina e Francia.

La staffetta 4x6km prevede la partenza di 4 atlete, ognuna della quali deve percorrere 3 giri da 2km ciascuno, intervallati da un poligono da terra e da un poligono in piedi. Per ogni poligono sono a disposizione tre ricariche manuali, da ricaricare manualmente e singolarmente in caso di errori. Un giro di penalità è previsto nel caso in cui dopo le ricariche ci fossero ancora bersagli non coperti.

Le squadre favorite. Alla partenza, sono sostanzialmente 6 le squadre che possono giocarsi la medaglia. In primis, Francia (Chevalier, Aymonier, Braisaz, Dorin Habert) e Germania (Hinz, Hammerschmidt, Hildebrand, Dahlmeier). Appena dietro Italia (Vittozzi, Sanfilippo, Runggaldier, Wierer), Ucraina (Varvynets, Dzhima, Merkushina, Pidhrushna), Repubblica Ceca (Jislova, Puskarcikova, Vitkova, Koukalova) e Russia (Podchufarova, Sleptsova, Starykh, Akimova).

Prima frazione. Le prime frazioniste delle squadre big sono Vittozzi (ITA), Chevalier (FRA), Hinz (GER), Varvynets (UKR), Jislova (CZE) e Podchufarova (RUS). Come spesso accade, nella prima frazione si arriva tutte assieme al primo poligono da terra, in una peraltro difficile situazione meteorologica, con la tanta neve fresca che sta cadendo dal cielo. Si comportano alla grande Francia, Germania e Italia che sparando veloci e senza errori spuntano in testa dopo il poligono. Piccolo vantaggio sul resto del plotone, comunque tutto assieme per i pochissimi errori. Da segnalare una ricarica per la Repubblica Ceca e ben 2 per la Norvegia.
Più errori arrivano però al secondo poligono, dove le atlete arrivano più o meno con i ritardi accumulati da terra. Del terzetto di testa sbagliano tutte: 1 ricarica per Italia e Francia ma ben 2 per la Germania, che ci mette molto a completare il quintetto di bersagli. Bene invece Ucraina con una ricarica e soprattutto Repubblica Ceca e Russia con 5/5. Anche la Norvegia recupera con 5/5. La Francia passa quindi in testa con 6 secondi sull’Italia. Germania a guidare un terzetto in terza posizione a circa 15 secondi, assieme a Russia e Polonia.
Al cambio, Francia in testa, poi Italia +7, Germania +10 e Polonia +16. Più staccate le altre ed anche alcune squadre importanti: Russia +30, Ucraina +32 e Repubblica Ceca +38.

Seconda frazione. Le seconde frazioniste delle squadre big sono Sanfilippo (ITA), Aymonier (ITA), Hammerschmid (GER), Dzhima (UKR), Puskarcikova (CZE) e Sleptsova (RUS). La Francia accelera subito sugli sci e guadagna qualcosina su Germania e Italia prima del poligono a terra, ma i distacchi restano sostanzialmente invariati in generale. Prende tempo al poligono la Aymonier, ma copre i bersagli senza ricariche e rispunta in testa all’intermedio. Bene e come la francese anche la Sanfilippo, che con 5/5 è ora seconda da sola a 9 secondi dalla Aymonier. La Germania invece usa una ricarica ma spara velocemente, restando in scia dell’Italia. Un errore anche per Ucraina e Repubblica Ceca, due per la Polonia che perde la quarta posizione. Dietro la Germania ora c’è la Russia assieme a Polonia e Ucraina a 35 secondi circa. Bielorussia a +39, Repubblica Ceca a +49.
Di nuovo, la Francia fa ritmo sostenuto e guadagna tempo soprattutto sull’Italia, che ora al poligono arriva al terzo posto con qualche secondo in più sulle spalle, superata dalla Germani. Da dietro tengono sostanzialmente i ritardi dopo il primo poligono. Lo sciare più controllato paga eccome per la Sanfilippo al poligono, che spara velocemente, usa una sola ricarica ed esce nettamente in testa dal poligono, con 10 secondi sulla Germania che usa ben 3 ricariche. Crolla invece la Francia, che spara molto lentamente e molto male, usando tre ricariche e finendo a +40 secondi circa. Al terzo posto ora c’è l’Ucraina (1 ricarica qui) davanti alla Polonia (1 ricarica) a +26. Bene la Svezia a 30 secondi davanti alla Bielorussia che ora si fa pericolosa. Repubblica Ceca a +36, Russia a +45.
Al cambio, l’Italia conferma la testa, con 6 secondi sulla Germania seconda. Quindi Ucraina +26, Francia +28, Repubblica Ceca +31 e Polonia +35. Più indietro Bielorussia +38 e Russia a +1:03.

Terza frazione. Le terze frazioniste delle squadre big sono Runggaldier (ITA), Braisaz (FRA), Hildebrand (GER), Merkushina (UKR), Vitkova (CZE), Starykh (RUS) e Pisareva (BLR). La Germania parte subito molto forte e recupera tutto il tempo sulla Runggaldier, che se la prende con più calma, giustamente. Recuperano da dietro anche altre squadre, ma solo una manciata di secondi. Si arriva al primo poligono con la Germania davanti all’Italia di circa 10 secondi. Non spara bene la Runggaldier, che sbaglia due volte lo stesso bersaglio e perde diverso tempo dalla Germania che invece non ha problemi con 5/5 ed ora è in testa con 25 secondi sull’azzurra. Passa l’Ucraina a +31 con una ricarica e poi la Repubblica Ceca a +34 con due ricariche. Molto bene la Polonia con la Mitoraj (5/5 e +40), mentre si complicano la vita Bielorussia (2 ricariche) e soprattutto Francia (3 ricariche). Bene la Russia con 5/5 ad un minuto.
Dietro la Germania, si forma un terzetto con Repubblica Ceca, Ucraina e Italia a circa – secondi, da dietro intanto non recuperano, Francia esclusa di una buona manciata di secondi. Si arriva al secondo poligono in piedi. La Germania non ha alcun problema e con 5/5 scappa via tenendo un gran vantaggio sulle altre. Da dietro come sempre la Merkushina è un razzo a sparare e stavolta copre subito tutti i bersagli ed è seconda a +22. Poi c’è l’Italia: la Runggaldier ha bisogno di una ricarica ed è ora a 40 secondi assieme alla Repubblica Ceca che fa 5/5. Appena dietro la pericolosa Francia a 48 secondi, anch’essa con 5/5, davanti alla Russia. Un po’ più indietro Polonia e Bielorussia oltre il minuto.
Al cambio, la gara sembra chiusa per l’oro e tra 5 squadre per le altre due medaglie: Germania in testa con 10 secondi sull’Ucraina. Dietro a 30 secondi invece ci sono Italia, Russia, Francia e Repubblica Ceca. La pericolosa Bielorussia a +1:16.

Quarta frazione. Ultima frazione con Wierer (ITA), Dahlmeier (GER), Dorin Habert (FRA), Koukalova (CZE), Pidhrushna (UKR), Vitkova (RUS) e Domracheva (BLR). Restano sostanzialmente invariati i distacchi del primo giro, ma si stacca dalla lotta, almeno pare, la Russia che perde diversi secondi importanti. Anche l’Ucraina, comunque seconda, perde qualche secondo. Si arriva il primo poligono da terra e la Germania ha bisogno di 1 ricarica per completare i 5 bersagli, perdendo un po’ di tempo dalle 4 inseguitrici, Italia compresa, che completano con 5/5 il loro poligono. Si uccide dalla lotta per le medaglie la Russia che deve anche girare per penalità. I distacchi: Germania in testa con 14 secondi sull’Ucraina. Quindi Francia +18, Italia +22 e Repubblica Ceca con +25 per le medaglie.
Nel giro di due chilometri, la Francia prende l’Ucraina e la passa, mentre la Repubblica Ceca con la Koukalova accelera e tenta di staccare l’Italia, che resta comunque abbastanza in scia. La gara diventa ora estremamente interessante: la Dahlmeier usa 2 ricariche e tiene solo 5 secondi di vantaggio sulla Koukalova che fa 5/5. Come la Koukalova anche Dorin Habert e Pidhrushna, un paio di secondi dietro. Passa quinta la Wierer a +12, che usa una ricarica ma spara più velocemente delle altre atlete, restando fortunatamente in scia.

Traguardo. La Dahlmeier sugli sci non cede e dietro di lei si forma un terzetto dove però non c’è l’Italia della Wierer che non riesce ad agganciarsi, restando ad una manciata di secondi a livello di primo intermedio. La Wierer purtroppo cede poco dopo e la sfida per l’argento ed il bronzo resta tra tre squadre. La Germania resiste e si conquista l’oro, davanti alla sorprendentissima Ucraina che con la Pidhrushna conquista l’argento a 6 secondi. A 8 arriva il bronzo per la Francia, mentre quarta, a sorpresa è la Repubblica Ceca a 14 secondi. Solo quinta, sicuramente non bene come si potesse ipotizzare, l’Italia: la Wierer cede definitivamente e chiude a 36 secondi.

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