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“Sono contento per com’è andata a finire, un podio con un dieci su dieci ti dà fiducia per i prossimi giorni. Questa pista mi piace perché ci son tante salite lunghe e tratti tecnicamente impegnativi. Poi anche al poligono serve carattere“. Queste le dichiarazioni di Lukas Hofer al termine della sprint maschile di Oslo, gara valevole per l’ultima tappa della Coppa del Mondo 2018-19 di biathlon. Seconda posizione per l’azzurro a 31 secondi da uno straordinario Johannes Boe, un podio che dà tanta fiducia dopo due poligoni perfetti: “Sicuramente sono soddisfatto della gara, sono riuscito a fare un poligono come so farlo, come ho dimostrato in allenamento ma anche nel corso della stagione, solo che non ci sono riuscito negli appuntamenti più importanti – ha sottolineato Hofer – Ma ben venga se riesco a chiudere la stagione come l’anno scorso, un altro podio non fa mai male, soprattutto come motivazione per l’anno prossimo e per la classifica generale di questa stagione“.
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Poi sul rammarico dei Mondiali: “Ovviamente avrei preferito ottenere questo risultato ai Mondiali, perché ci sono in palio le medaglie, ma è sempre Coppa del mondo e il livello è lo stesso. È stata una gara regolare, le condizioni sono state uguale per tutti e non è stata una lotteria, dove bisogna aver fortuna. La nebbia c’era, l’avevamo vista all’azzeramento, ma non era come a Oberhof“. Infine sulla possibilità di battere Boe: “Battere Johannes Boe? Con la condizione che ho adesso sì, sono anche un po’ stanco e avevo un po’ di febbre quando sono arrivato qui dopo il viaggio“.
Out dalla top-10 con il tredicesimo tempo al traguardo Dominik Windisch, reduce comunque da una medaglia d’oro mondiale: “L’inizio di questa settimana è stato molto emozionante, perché ho ricevuto molti messaggi e tante telefonate dopo l’oro della mass start ai Mondiali. È stato bellissimo, anche perché c’era qualche giorno di riposo in più prima della gara successiva e potevo ripartire con la testa giusta oggi“. Poi sulla gara: “Sono andato molto bene al tiro considerando le condizioni che non erano facili e ho pensato che anche con un errore poteva andare bene. Poi il tempo si è schiarito e gli altri hanno trovato poligoni puliti. La gara a inseguimento sarà molto interessante: è ancora tutto aperto, siamo tutti vicini, da dietro si può recuperare e davanti possono perdere“.
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